In anteprima sarà possibile degustare la Falanghina 2021 e lo spumante da Falanghina
(10-13 aprile Vinitaly – Pad. B Regione Campania Stand 120-118-116)
«A Verona porteremo in anteprima i nostri vini “vulcanici” della valle telesina, notoriamente una terra non vulcanica per raccontare uno dei progetti più iconici della Campania» lo dichiara Domizio Pigna, presidente della cooperativa La Guardiense, che firma il progetto speciale Janare che rappresenta il risultato della prima zonazione viticola realizzata in Campania.
La cooperativa La Guardiense sarà presente all’edizione 2022 di Vinitaly a Verona dal 10 al 13 aprile nel Padiglione B Regione Campania stand 120-118-116 con il suo portfolio di prodotti simbolo della Campania vitivinicola che interpretano e rappresentano appieno i valori di identità, rispetto del territorio e delle sue tradizioni.
Anima Lavica è la linea di prodotti che sarà protagonista della nuova edizione del Vinitaly; sarà, infatti, possibile degustare in anteprima la Falaghina Anima Lavica 2020, la Falanghina Anima Lavica e lo Spumante Falanghina Anima Lavica.
Frutto di studi sui suoli vulcani del zona, vuole valorizzare sempre più la Falanghina che in questa celebrazione firmata Janare racchiude in sé storia e profumi di un passato importante che ritrova la sua essenza nell’anima profonda di questi bianchi campani di grande sapidità e persistenza.
Le vigne crescono sui terreni che più di 30mila anni fa sono stati sommersi dall’incredibile esplosione vulcanica dei Campi Flegrei. Ecco perché in questi prodotti raffinati e di qualità prevalgono i profumi e i sentori dell’ignimbrite campana con la sua complessità che nel calice si ritrova in tutta la sua aromaticità, freschezza e mineralità.
Un progetto interessante sia dal punto di vista enologico sia dal punto di vista agronomico e la cooperativa avrà piacere di presentarlo durante i giorni della fiera come prodotto simbolo della cultura e dell’identità del Sannio.
La Guardiense porterà tutto questo, la sua storia e il suo futuro, al Vinitaly 2022.
La storia di anima lavica
Trentamila anni fa l’esplosione del supervulcano dei Campi Flegrei ha depositato il suo tufo grigio fin nel cuore dell’Appennino. Su queste rocce si sono prodotti suoli nuovi, fertilissimi, tipici dell’area che da Castelvenere giunge a San Lorenzello, regno dell’ignimbrite campana, in terra sannita, da cui provengono i vini fermi e spumanti della linea Anima Lavica.
terroir in cui cresce anima lavica
È sorprendente la presenza in Valle Telesina di un terroir in tutto e per tutto vulcanico, fatto di pianori e conche sospese, con suoli sabbiosi, vetrosi, che crepitano al calpestio, d’una caratteristica colorazione grigio scura, friabili e facili da lavorare, estremamente permeabili. Il complesso mineralogico di questi suoli conferisce ai vini particolari qualità nutrizionali, in un’interazione con la vite del tutto unica. Il risultato è un’assoluta sorpresa ai sensi, un concentrato di sapidità e freschezza. La complessità che questo singolare terroir conferisce si riflette in modo evidente nella mineralità dei vini e nella loro elegante aromaticità.
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