La Grotta della Pizzeria Franco. Ecco un esempio di come le cose siano cambiate: Franco Gallifuoco gestisce la pizzeria di famiglia proprio di fronte alla stazione Garibaldi, altezza Feltrinelli store per capirci. Con i clienti che precipitano dentro potrebbe accontentarsi, invece gli piace studiare gli impasti e ingegnarsi. Nasce così la Grotta.
In effetti negli ultimi anni la richiesta di calzoni, ripieni al forno, è sensibilmente diminuita. Nonostante il panetto sia lo stesso della pizza, forse da una sensazione di eccesso, di fatto la clientela, soprattutto quella giovane, preferisce le pizze aperte tradizionali.
Così nasce la Grotta, in pratica un calzone diviso a metà.
Il procedimento è simile. Si parte dal panetto di 260 grammi, si ripiega su se stesso. Si toglie la chiusura e si evita di bucarlo per non farlo sgonfiare. Un filo d’olio e una spolverata di parmigiano per tenere la crosta rigida e gonfia.
In pratica una sorta di panino con l’impasto della pizza napoletana, idratato in questo caso al 65%. Il successo è stato immediato. In pratica dentro ci si può mettere di tutto e il prezzo varia tra i 6 e gli 8 euro (come questo con le alici, la scarola, le olive e il fiordilatte).
Un vantaggio è che, a differenza della pizza, può anche essere mangiato tiepido o riscaldato. Inoltre da asporto può essere consumato a metà. Cioé in sostanza si tratta di 75/80 grammi di farina più la farcia. Dal punto di vista nutrizionale una merenda
Avrà successo? E’ presto detto: se spunta qualcuno che dice noi lo facciamo da sempre dopo questo articolo o qualcuno che imita questa formula, allora è il primo segnale che la cosa funziona:-)
Di fatto, molto banalmente, è un modo per rilanciare il calzone in modo moderno che piace alle nuove generazioni. Io, ormai super anta, continuo ad adorare e a chiedere quello tradizionale:-)
Pizzeria Franco
Corso Liucci (di fronte Feltrinelli alla Ferrovia)
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