di Marina Betto
Da un piccolo gruppo di produttori abruzzesi nasce nel 2011 una nuova denominazione di origine nel territorio di Villamagna, Bucchianico e Vacri in provincia di Chieti, costituita da un solo vino rosso nella versione Base e Riserva. Il Villamagna Doc è fatto con il vitigno Montepulciano d’Abruzzo coltivato da sempre in questa zona considerata ottima per le vigne come attesta lo stesso nome latino, trovandosi in collina tra i 30 e i 180m s.l.m protetta alle spalle dalla Maiella e percorsa dalle brezze marine provenienti dall’Adriatico. Sono solo 85 ettari, una vera microzona che vale la pena scoprire non solo per il vino ma anche per la cucina e l’artigianato, la ceramica in particolare e il dolce paesaggio tra campagna e mare.
Le Doc minori hanno uguale valore a rappresentare un’eccellenza come afferma Alessandro Nicodemi presidente Vini d’Abruzzo, uno dei Consorzi più grandi d’Italia, soprattutto quando rappresentano una zona identitaria. Carlo D’Onofrio presidente della cantina Piandimare ha catalogato una barbatella di Montepulciano selezionata per il Vignamagna Doc, ricavata dalla vigna del vecchio proprietario dell’azienda, qualificando un genotipo peculiare che colloca il vitigno storicamente in questa zona che deve necessariamente aver acquisito le caratteristiche migliori per svilupparsi in questo areale.
I produttori del Villamagna Doc sono tutti alla terza/ quarta generazione di viticoltori, hanno acquisito dai genitori o dai nonni le migliori tecniche di allevamento della vite come la pergola abruzzese e rappresentano un gruppo molto coeso, deciso a traghettare il Montepulciano D’Abruzzo nel futuro.
“La prima sfida è stata creare il profilo del Vignamagna Doc, un vino moderno, fruibile, fresco ma anche longevo, giusto da bere giovane e adatto anche a sfidare il tempo, che rappresentasse la nostra antica tradizione vinicola, la seconda sfida è portare i consumatori sul territorio” così racconta i suoi progetti e i suoi vini Federico De Cerchio membro dell’Associazione Generazione Villamagna proprietario dell’azienda Torre Zambra-Famiglia De Cerchio. La differenza tra il Villamagna Doc e il Villamagna Doc Riserva è nei tempi di affinamento.
Il Villamagna Doc Torre Zambra parte in cemento dove sosta 6 mesi poi un passaggio in tonneaux per 10 mesi e ulteriore affinamento in bottiglia per altri 6 mesi mentre la Riserva sosta per 20 mesi in tonneaux e ulteriori 6 mesi di bottiglia. Questo lungo soggiorno in botte conferisce complessità, note scure di fiori di montagna, artemisia, cacao, polvere di caffè e cuoio, china. In bocca è fresco morbido con un tannino integrato e una elegante profondità di beva (Villamagna Torre Zambra 2018). Si coglie in tutti i vini dei 7 produttori di Villamagna un’anima duplice fatta di chiaro-scuro, l’aspetto è sempre profondo, fitto, quasi nero in contrasto poi con un profumo in alcuni casi etereo. Mai ruffiano, in bocca la sensazione è tattile data dal tannino che caratterizza il Montepulciano, la molta freschezza stempera il grado alcolico che nella versione Riserva può arrivare fino ai 15° gradi.
Cantina Sociale di Villamagna- Villamagna Doc 2018 ha colore scuro fittissimo e profumo etereo con sorso fresco, leggero e tannino integrato e sottile. Vino molto godibile.
Cantina Cascina del Colle- Villamagna Doc Riserva 2018 impronta olfattiva leggera con note fumé e di erbe aromatiche montane. In bocca pecca di persistenza tranne una punta di astringenza rimanendo sfuggente.
Cantina Valle Martello- Villamagna Doc Riserva 2017 sfumature empireumatiche e note cipriate ed eteree caratterizzano questo vino dove le sensazioni fruttate di mora e gelso si fondono con quelle floreali e di spezie. Il vino è fresco e delicato con un fondo persistente di astringenza.
Cantina Piandimare- Villamagna Doc 2019 ha note di marasca e caffè, erbe officinali. Fresco il sorso, rilascia sensazioni del frutto mescolate al tannino.
Torre Zambra- Villamagna Doc Riserva 2019 timbro cromatico fitto e olfatto evoluto. Nonostante i 15° gradi il vino è molto fresco e il naso richiama le visciole e le spezie, accenti di viole e sottobosco e sbuffi mentolati. In bocca freschezza su un sottofondo amaricante che ricorda la liquerizia.
Palazzo Battaglini- Villamagna Doc Riserva 2016 affina 18 mesi in barrique nuove e 12 mesi di botte grande. Il suo bouquet è intenso di spezie, viole e rose secche, legna arsa. La bocca è fresca, armonica, delicata, fine. Un gran bel vino.
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