Autosufficienza e impatto zero: La Fiammante verso la produzione decarbonizzata grazie alla prima Comunità
Energetica Rinnovabile d’Italia dentro una Area Industriale, progetto pilota Enel X e FICEI.
Cittadini, attività produttive e amministrazioni locali uniscono le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale: ciò che fino a pochi anni fa sembrava utopia, oggi è realtà.
La Fiammante sigla un impegno ventennale per la costituzione a Buccino della prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) in Italia all’interno di un’Area di Sviluppo Industriale (ASI), allo scopo di limitare l’impatto ambientale e ridurre i costi di spesa energetica.
Grazie a Enel X, società del Gruppo Enel dedicata allo sviluppo di soluzioni innovative di efficienza energetica, e a FICEI, Federazione Italiana Consorzi Enti Industrializzazione, La Fiammante sottoscrive l’accordo per la creazione della CER di Buccino con altre sette aziende dell’area.
Buccino, in provincia di Salerno, alle porte del Cilento, è un importante centro archeologico e un comune di circa 4.500 abitanti, ma è anche sede di attività produttive dislocate su una superficie di quasi 100 ettari, piccole e medie imprese che hanno deciso di condividere con l’intera comunità consumi e superfici, per raggiungere gli obiettivi di autonomia e sostenibilità energetica.
Alimentata da impianti fotovoltaici per una potenza totale di 1,6 MW di energia rinnovabile, che produrranno circa 1.250 MWh per 20 anni, con un risparmio di 807mila kg di CO2 all’anno, la CER di Buccino, infatti, consentirà la condivisione dell’energia prodotta in eccedenza tra tutti gli aderenti, aziende, istituzioni pubbliche e privati cittadini.
In particolare, La Fiammante già autosufficiente per il 60% del proprio fabbisogno grazie agli impianti fotovoltaici, coprirà una superficie di 22.000mq per 1800 KW/h, disponibili ad essere condivisi durante i mesi
invernali con tutta la comunità.
Un unicum italiano da esportare in tutto il Paese, un modello virtuoso di collaborazione fattiva tra industriali, rappresentanti della politica e delle amministrazioni locali, che vede ancora una volta La Fiammante in prima fila per la valorizzazione dei territori e la tutela dell’ambiente.
Protagonista dell’estate 2022 per la denuncia sui social dell’aumento vertiginoso dei costi dell’energia, Francesco Franzese, CEO dell’azienda, ammoniva: “gli imprenditori sono lasciati soli in mezzo alla giungla energetica”. Oggi, svincolandosi dalle fluttuazioni del mercato energetico legate alle turbolenze internazionali, La Fiammante, assieme ai soci fondatori della CER di Buccino, punta decisa verso l’autosufficienza e la decarbonizzazione.
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