MINI VERTICALE DI VIGNA SEGRETA: 2008, 2005, 2003
La falanghina che non ti aspetti. E’ stato già scritto, ma ogni volta è sempre una sorpresa: degustare e godere di vini con diversi anni sul groppone. La sorpresa? Vini che spiazzano, soprattutto in considerazione del fatto che quasi mai parliamo di calici frutto di progetti, di lavorazioni che miravano a questo. Anche perché andiamo indietro negli anni, ad un momento in cui di certo questo vitigno ancora non godeva di tutta quella stima che oggi lo contraddistingue agli occhi degli enologi e dei produttori stessi.
E l’effetto è di grande sorpresa anche se ci troviamo tra le mura della storica dimora della famiglia Mustilli, lì dove l’ingegnere Leonardo decise di dare vita alle prime bottiglie di falanghina. Gli anni Settanta del secolo scorso avevano appena virato la boa.
Una mini verticale che si presenta con tutti i caratteri di un appuntamento improvvisato e che in un attimo prende la forma di un vero e proprio evento, anche perché conclusasi con la degustazione di un “giovane” Greco di Santacroce del 1977.
Falanghina in degustazione: annate 2008, 2005 e 2003 di Vigna Segreta (allora Sant’Agata dei Goti Doc), oltre naturalmente all’appena uscita Falanghina del Sannio 2014 (imbottigliata a fine febbraio). Tre calici ben distinti, diversi anche per lavorazione, considerato che nelle annate 2005 e 2003 il vino aveva percorso anche un breve tragitto in legno. Il risultato finale è stato spiazzante soprattutto sul versante della freschezza, considerato che se la 2008 presentava qualche leggera nota di ossidazione, la 2005 e soprattutto la 2003 hanno mostrato una forma a dir poco accattivante. Alla vista è la falanghina più longeva a mostrare ancora particolare baldanzosità, giallo bello carico quasi per nulla scalfito dal tempo. Il frutto particolarmente integro, fresco, sia nella versione 2005 (con il tasso alcolico più elevato, 14,5°) che in quella 2003, dove le caratteristiche più immediate del vitigno continuano a viaggiare, senza stonature, in compagnia delle belle note dettate dall’evoluzione. Vini che daranno ancora grandi soddisfazioni.
L’annata 2014? Alla luce di quanto appena detto non ci resta che attendere anni per goderne in pienezza.
Pasquale Carlo
Sede a Sant’Agata dei Goti, via dei Fiori, 20. Tel. 0823.774433, fax 0823.717619 – info@mustilli.com. www.mustilli.com – Enologo: Fortunato Sebastiano – Ettari: 35 – Bottiglie prodotte: 200.000 – Vitigni: aglianico, piedirosso, falanghina, greco, fiano
Dai un'occhiata anche a:
- Etna e Barolo a confronto: eleganza e potenza da Nord a Sud
- Dieci Taurasi da non perdere nella guida del Mattino 2024
- Il Brunello secondo Collemattoni: la 2020 in anteprima e una Riserva straordinaria
- I primi 25 anni di Cantine Astroni celebrati con due laboratori di degustazione: Campi Flegrei Falanghina e Campi Flegrei Piedirosso
- Casavecchia: degustazione di un vitigno antico a Pontelatone
- Verticale del Fiano di Avellino Linea Tradizione Di Meo dal 2022 al 2006
- Verticale Storica di Bue Apis: la storia dell’Aglianico del Taburno in sei annate
- Una Verticale di Eccellenza: 5 Annate di Franciacorta Riserva Palazzo Lana Extrême Berlucchi al Ristorante Quattro Passi di Nerano