La Cucina Dei Frigoriferi Milanesi a Milano
Tel. 02 739824
www.lacucinadeifrigoriferimilanesi.it
Via G.B. Piranesi 10
di Fabiola Quaranta
Stiamo lentamente attraversando un periodo che ha messo a dura prova tutti i settori, ristorazione compresa ed in primis.
Muniti di mascherina e gel igienizzante per le mani, deboli armi contro lo spettro della paura che serpeggia subdola, i milanesi si sono rimessi in pista, anima e coraggio e la vita lentamente riprende, abbozzando un sorriso che neppure si vede dietro quelle protezioni che schermano finanche la socialità, ma si ricomincia a lavorare e si esce anche, alla ricerca del piacere perduto.
Nel mio caso, in una calda ma piacevole serata di luglio, con due amiche al seguito, ho ritrovato il piacere della tavola in via Piranesi, 10, alla Cucina dei Frigoriferi Milanesi.
Il dehor all’aperto annuncia immediatamente una serata all’insegna della gioia: l’illuminazione alla Ozpetek mi attrae da sempre, investendo piacevolmente la vista, la clientela è serena, i tavoli ben disposti e apparecchiati con cura semplice, vengono serviti con garbo dal personale gentile, tra essi lo chef Marco Tronconi, ci accoglie alla sua maniera, priva di fronzoli, passando subito al dunque.
Siamo nella storica sede storica sede dei Frigoriferi Milanesi che, dopo essere stati fabbrica del ghiaccio per conservare le derrate alimentari e pista di pattinaggio dalla fine dell’800 fino al 1970, sono stati ristrutturati diventando un centro polifunzionale per la cultura, l’arte e l’organizzazione di eventi.La Cucina dei Frigoriferi Milanesi è I ristorante annesso ai Frigoriferi, gestito dal 2014 dallo chef Marco Tronconi
che, dopo l’esperienza della Trattoria del Nuovo Macello,
ha iniziato questa nuova avventura proponendo la tradizione della cucina regionale italiana, in particolare quella del Nord Italia, reinterpretata in una chiave moderna, in sintonia con la realtà dinamica dei Frigoriferi. Lo stile è minimalista ma al contempo caldo.
La proposta dello chef è raffinata ma al contempo concreta: un’esperienza di gusto al giusto costo, senza forzature di alcun tipo, una cucina di sostanza che non necessita di preamboli e descrizioni rocambolesche, piatti che si raccontano da sé nella loro sostanziale essenza.
Ordiniamo del buon vino bianco, fresco al punto giusto, una Falanghina dei campi Flegrei, Azienda la Sibilla, per accompagnare le portate scelte dove il pesce la fa da padrone, mentre nell’attesa cominciamo un viaggio tra i sapori partendo da quello più semplice e antico, il pane, ad onor del vero, la focaccia. La qualità del lievitato è eccellente, gustosa e condita con sapienza, nata dalle mani esperte dello chef, che non ha dimenticato il suo passato da panettiere e pasticciere, lo ha anzi custodito e ne ha fatto tesoro, arricchendo la tavola dei suoi ospiti a cominciare proprio da pane e focaccia, ma anche dal pane per il Club Sandwich, e i dolci (anche quelli della colazione, tranne le brioche – sono tutti fatti in casa).
Così il menu serale
alla carta propone,
fra l’altro,
Riso croccante allo zafferano con calamari, zucchine ed intingolo di erbe e limone, Ossobuco disossato servito a fette con il suo midollo e riso croccante, Canederli di speck in un brodo di zenzero vegetale e gamberi o Tartare di pesce pescato con rucola, salicornia, frutto della passione e sesamo. A cena è disponibile anche un menu degustazione a 33 euro.
A mezzogiorno viene offerto un pranzo di lavoro con un piatto unico a 14 euro, composto da tre piatti del giorno disponibili anche alla carta, assieme ad altre
proposte come panini gourmand, Club Sandwich e colorate insalate per un pranzo leggero Ma gustoso.
Lo chef Marco Tronconi è soprattutto attento alla qualità delle materie prime, all’approvvigionamento a chilometro zero con fornitori scelti sul territorio, in larga parte Presidi Slow Food e al rispetto rigoroso della stagionalità.
Nel rispetto della tradizione lombarda ma in chiave moderna e rivisitata, lo chef Tronconi propone La “Carta dei risi al salto”, per riscoprire uno dei piatti tipici della cucina meneghina, cioè il risotto al salto, piatto “povero”, di recupero, del riso giallo avanzato in famiglia, ma che diventa di gran moda nel secondo dopoguerra, quando il tortino di riso allo zafferano fritto viene servito dai ristoranti attorno al Teatro alla Scala nelle cene del dopo teatro e fra gli anni 60 e 70 viene riconosciuto come uno dei piatti iconici della cucina lombarda.
Anche per il 2020 La cucina dei Frigoriferi Milanesi è Bib Gourmand per la Guida Michelin.
La Cucina Dei Frigoriferi Milanesi a Milano
Tel. 02 739824
www.lacucinadeifrigoriferimilanesi.it
Via G.B. Piranesi 10
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