di Monica Piscitelli
Serata bagnata serata fortunata. La sagoma del centro storico di Caserta Vecchia, rara e smagliante perla del nord della regione, scintilla nel buio tra una fronda d’albero e una curva. Osservandola alla luce fioca dei fari della automobile, sembra volare su un tappeto di nero velluto.
Ha appena smesso di piovere copiosamente quando la speciale comitiva che ieri sera si è riunita nel piccolo borgo per festeggiare la Chiocciola de Gli Schacchi arriva. Gino Della Valle e Marilena Giuliano sono raggianti per il conseguimento di un riconoscimento che premia il loro impegno per difendere una cucina che attinge alla tradizione e ai prodotti del territorio così come piace a Slow Food.
E’ ricco e curato il menù che la coppia, lui in sala e lei in cucina, ha elaborato per l’occasione. 14 anni di attività, una lunga presenza nella Guida Osterie d’Italia, e poi finalmente il massimo riconoscimento. E’ festa.
Ai tavoli il presidente di Slow Food Campania Gaetano Pascale, il fiduciario della Condotta di Caserta Francesco Marconi, Vito Trotta, Sabatino Santacroce, Antonio Puzzi e tanti amici che negli anni hanno seguito l’evoluzione del locale.
Si consumano le portate accompagandoli con un piccolo campione che sorprende per la sua opulenza ed eleganza: il Santojanni 2009 Terre del Volturno Igt della Cantina Alepa, un vino di personalità che propone con grande riconoscibilità il varietale – in questo caso la Falanghina – ricercando la piena maturazione delle uve a bacca bianca. Un sorso ricco nei ricordi di sorbe mature e gelso bianco e con un alito seducente di miele di acacia e creme brulèe.
Le portate si succedono, chiudendo con la torta di Mele annurche, fino al momento gioioso nel quale la Chiocciola è appuntata sul petto dei due titolari del locale.
E’ il varo silenzioso di un progetto culturale ambizioso che punta a restituire credibilità e dignità alla cucina di un paesello che tra gli anni Settanta e Ottanta ha rappresentato una meta per buongustai ma che è ridotto a poco più che un mangificio.
Oggi i circa 14 esercizi di questo borgo medievale – alcuni dei quali dotati di centinaia e centinaia di coperti – sono una meta popolarissima tra gli escursionisti delle feste comandate e dei week end. Chiassose comitive provenienti dalla periferia napoletana lasciano disordinatamente le proprie auto pagando un euro per l’intera giornata e si tuffano su pantagruelici menù di basso costo nei quali la qualità conta ben poco. Il tutto lasciando sullo sfondo i paesaggi e le bellezze architettoniche dei quali il borgo è ricco.
La Chiocciola ai Della Valle ha il sapore della rivincita, un cammino da intraprendere insieme, tra i ristoratori più orgogliosi e attaccati alle proprie radici, affinchè Caserta Vecchia ritorni all’antico splendore o, ancor meglio, faccia un definitivo passo in avanti nel segno della qualità in cucina.
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