Napoli Pizzeria Starita a Materdei
Via Materie, 27
Tel: 081 544 1485
Aperto pranzo e cena. Chiuso il lunedì
di Francesca Pace
“Giuseppe sta realizzando il mio sogno. Questa cosa dovevo e volevo farla da tempo. Forse voi non lo sapete, ma prima di essere una pizzeria, Starita, era una cantina”
Queste sono state le parole che un emozionato Don Antonio Starita ha rivolto a suo figlio. Un cerchio che si chiude, grazie a un bel guizzo lungimirante.
Materdei, qui c’è un bel pezzo di storia. La Pizzeria Starita nata nel 1901 ha presentato la nuova carta dei vini naturali da abbinare alle pizze della tradizione.
Come racconta Giuseppe Starita imprenditore e pizzaiolo di tutto il Gruppo, questo lavoro lavoro di ricerca, svolto assieme Claudia Troili, General Manager Starita ha preso il via circa un anno fa. Il concetto ruota intorno al concetto che i vini naturali risaltano le caratteristiche del terroir da cui provengono.
-Noi vogliamo essere fuori Doc-dice. Non vogliamo omologarci cadendo nella standardizzazione del gusto mancando così di personalità. Starita ha scelto una sua strada rimanendo fedele a sé stessa.
Restano così anche fedeli al loro claim: Non è Margherita è Starita.
La loro margherita, pur essendo simile ad altre, è riconoscibile tra mille per l’aggiunta del pecorino romano Dop negli ingredienti. Differenziarsi restando fedeli alle proprie idee senza seguire le mode del momento è fondamentale anche per chi è in pista da più di 100 anni.
Così come quindi si scelgono le materie prime migliori, sono stati scelte delle etichette sostenibili, etiche che fanno rima con l’agricoltura che ci piace.
La collaborazione con la famosa Cantina Giardino di Ariano Irpino e il loro vino Paski prodotto con uve Coda di Volpe oppure con la selezione della Falanghina Cese, della cantina Fosso degli Angeli, ne sono un esempio.
E ancora la scelta di avere un vitigno storico e caratteristico come il partenopeo Asprinio, prodotto esemplarmente dalla cantina casertana Aia delle Monache. Per diversificare i territori: una Falanghina macerata della giovanissima cantina Napoletana Sang, Attupertù, o il Paestum Primitivo IGT, A’primo, della cantina Barone o il Taurasi avellinese, della cantina Enza.
In carta anche la presenza di altri territori, al di fuori della Campania, come la cantina Crespaia, referenza del territorio Fanese a nord delle marche, con il suo vino Chiaraluce 2021, vino superiore prodotto utilizzando il 100% del vitigno autoctono Bianchello e infine la presenza di alcune referenze spagnole importate dalla distribuzione di Forlì Gitana Wines con il vitigno spagnolo Verdejo e il vino La resistencia Activa.
Il founder di Gitana Wines Luca Cammarata, è partner di Starita per la selezione dei vini nei vari punti vendita e all’estero e crede fermamente nel concetto che il mondo del vino naturale è un movimento agricolo che tutela tutto il processo di creazione di un vino, dai prodotti di sintesi chimica. Si cerca in questo modo anche di combattere l’omologazione del gusto.
Oggi, a portare avanti l’attività di famiglia di Don Antonio Starita ci sono i figli Giuseppe e Filomena, che rappresentano la quarta generazione e che hanno portato il brand fuori dai confini europei, come a Bangkok dove ha aperto una nuova pizzeria. Altri locali in Italia sono a Milano, Torino e Firenze.
Forbes ha scelto Starita tra le “100 eccellenze italiane” per la guida del 2024.
Qui di seguito gli abbinamenti assolutamente da provare per vivere un’esperienza diversa, ricca e completa.
Cantina: Aia delle monache
Vino in degustazione: L’intruso brillo con il naso all’insù
Vitigno: Asprinio
Abbinamento: Misto Fritti
Cantina: fosso degli angeli
Vino in degustazione: chiusa
Vitigno: Falanghina del Sannio DOP
Pizza: Margherita
Cantina: Crespaia
Vino in degustazione: Chiaraluce
Vitigno: Bianchello
Pizza: Nerano
Cantina: Fosso degli angeli
Vino in degustazione: Chiusa
Vitigno: Fiano del Sannio DOP
Pizza: Romana / Marinara Starita
Cantina: Cantina Giardino
Vino in degustazione: Paski
Vitigno: Coda di Volpe
Pizza: montanara Starita
Cantina: Sang
Vino in degustazione: Attupertù
Vitigno: Falanghina
Pizza: quattro formaggi
Cantina: Cantina Barone
Vino in degustazione: A’primo
Vitigno: Paestum Primitivo IGT
Pizza: salsiccia e friarielli
Cantina: La cantina di Enza
Vino in degustazione: Taurasi
Vitigno: Aglianico
Pizza: soffritto
Distribuzione: Gitana
Vino in degustazione: La resistencia Activa
Vitigno: Verdejo
Pizza: angioletti alla Nutella
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