di Marina Alaimo
L’Unione Cuochi del Buon Ricordo è una delle prime associazioni di ristoratori Italiani e si è impegnata nel tempo a riunire in un circuito molto attivo e affidabile i locali che propongono i prodotti tipici del proprio territorio secondo canoni ben precisi. Non è un’associazione ancorata rigidamente alla tradizione della cucina italiana: si è ben aperti verso chi ha scelto interpretazioni innovative o personali, ma fondamentale è la forte presenza dei prodotti tipici del territorio di appartenenza. Si richiede anche la garanzia di un servizio attento e la costante buona qualità della cucina unita alla capacità di comunicare quanto di meglio offre il luogo in cui si vive e lavora.
Questi temi sono in perfetta linea con l’attività svolta dalla famiglia De Gregorio dell’osteria Lo Stuzzichino a Sant’Agata sui Due Golfi, delizioso borgo della parte interna della Penisola Sorrentina. Il locale è stato appena ammesso in associazione e scelto nel programma di celebrazione del cinquantesimo anno di attività. Così Mimmo durante lo scorso fine settimana accoglie nell’osteria di famiglia un centinaio di fedelissimi dell’associazione arrivati per conoscere la cucina di territorio proposta dallo Stuzzichino e le bellezze interminabili della Costa delle Sirene. La passione messa nel raccontare la storia di questi luoghi, i suoi prodotti straordinari rapiscono totalmente gli ospiti, a tratti commossi.
Ecco il gamberetto di Crapolla, l’incantevole baia del comune di Massa Lubrense, detto anche “parapandolo”, che ama tanto il freddo, proposto appena scottato e condito con olio extravergine di oliva e limoni di Sorrento.
Grande protagonista allo Stuzzichino è il provolone del Monaco, così detto per il mantello con cappuccio indossato durante il periodo invernale dai casari che via mare raggiungevano Napoli per fare commercio del loro pregiato formaggio da mucca agerolese. E’ l’ingrediente che rende particolarmente stuzzicante e golosa la pasta e patate, piatto tipico della famiglia De Gregorio, sempre in carta e divenuto anche “piatto del buon ricordo”.
Secondo le usanze dell’associazione i soci che ordineranno questa pietanza riceveranno in regalo il piatto di ceramica a lui dedicato e realizzato a mano dal laboratorio di ceramica vietrese Solimene.
E’ questa una usanza che nel lungo corso di attività dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo ha riscontrato un enorme successo, tanto che si è costituita l’Associazione Collezionisti Piatti del Buon Ricordo.
Allora buon cinquantesimo compleanno con l’augurio di non perdere mai l’entusiasmo di raccogliere e raccontare con passione quanto di meglio è in grado di offrire la nostra bellissima Italia.
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