Azienda Agricola Fonzone
Località Scorzagalline – Paternopoli (AV)
info@fonzone.it
www.fonzone.it
Mattodà rientra nella delimitazione sottozona Irpinia Doc Campi Taurasini. Si tratta di un vino rosso da uve aglianico, prodotto da un unico appezzamento che va dai 360 ai 430 metri s.l.m. in contrada Scorzagalline, a Paternopoli, l’areale che fa parte dei 17 comuni della Docg Taurasi.
Lorenzo Fonzone Caccese, luminare della medicina, fondò nel 2005 la cantina su un colle di trenta ettari, oggi rappresentata dalla nuova generazione, dai figli e le loro mogli che continuano il solco tracciato da Lorenzo.
Con maniacale attenzione in vigna, dove non sono utilizzati diserbanti e la difesa fitopatologica è in lotta integrata, l’azienda è in dirittura d’arrivo per la certificazione biologica, così da preservare la biodiversità del vigneto e di tutte le forme di vita che rendono vivo il suolo.
I vigneti sono impiantati con uve falanghina, fiano, greco e aglianico, producendo 8 vini monovarietali: Scorzagalline Taurasi Riserva Docg, Irpinia Rosato Doc, Mattodà Irpinia Doc Campi Taurasini, Le Mattine Falanghina Irpinia Doc, Fiano di Avellino Docg, Sequoia Fiano di Avellino Docg Riserva, Greco di Tufo Docg e Oikoi Greco di Tufo Docg Riserva. Luca Dattoma, enologo di fama internazionale e fondatore della Wine Evolution Consulting, dopo tre anni di collaborazione con la cantina presenta con la famiglia Fonzone il primo vino da uve aglianico che porta la sua firma e che nel naming “Mattodà”, riprende in parte il suo cognome.
I suoli del vigneto sono di matrice argillosa mista a calcare e i primi due substrati del sottosuolo portano i segni delle ultime eruzioni del Vesuvio, con la presenza di polvere vulcanica.
La produzione totale esclude vini ipertrofici, con macerazioni lunghissime e affinamenti in botti nuove condotti per anni, ma esprime eleganza, struttura contenuta e ottima acidità. Ne è prova non solo il Mattodà, ma anche Oikos, il Greco di Tufo Riserva 2021, assaggiato in anteprima, che affina in parte in cemento. Luca Dattoma esplora, sperimenta e valorizza vitigni e territori e ad affiancarlo, seguendo le linee guida, c’è l’enologo Francesco Moriano.
Mattodà Irpinia Doc Campi Taurasini 2019, autentico e rispondente al terroir, fermenta in parte in anfora di cocciopesto per 30 giorni, per poi continuare per ulteriori 18 mesi, dopo la svinatura. Un’altra parte del mosto fermenta e macera in serbatoi di acciaio inox per un mese, mentre l’affinamento vede un terzo in botte grande da 25 hl, un altro terzo in barile da 500 litri ed infine l’ultima parte in barrique di secondo e terzo passaggio per 18 mesi.
Una volta assemblate le masse, continua l’affinamento in bottiglia per 4/5 mesi prima della messa in commercio. Mattodà, già dalla tonalità trasparente del colore rubino, luminoso, mostra uno stile snello e verticale impressionante. I profumi di ribes, violetta e macchia mediterranea la fanno da padroni, mentre al gusto gioca le carte sul tavolo della finezza, dove non mancano la complessità, la freschezza e l’armonia. Il tannino smussato e l’immediato impatto sensoriale lo rendono un felice interprete dell’aglianico: teso, asciutto e caratteriale. La presentazione avvenuta qualche giorno fa nell’area accoglienza della cantina ipogea, ha visto in abbinamento al Mattodà e alla gamma dei vini Fonzone, i piatti dello chef Gennarino Esposito del ristorante Torre del Saracino.
Prezzo in enoteca Mattodà Irpinia Doc Campi Taurasini 2019: 15,00 €
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