Via San Vito, 67
Tel. 08119244935
aperto la sera
Lunedì chiuso
di Simona Mariarosaria Quirino
Dalla Cantina all’ Osteria con brace. Questa è stata l’evoluzione della “Cantina di Dante”, un grazioso locale sulla storica strada che sale “al Vesuvio”, ad Ercolano. Da 20 anni lì, la Cantina ha aperto per la prima volta al pubblico il 27 dicembre 2001, frutto dell’idea di Dante, professore di educazione fisica, da sempre appassionato di ristorazione, amante soprattutto dei funghi e del tartufo, protagonisti ancora entrambi dei piatti del menù.
I vini, invece, sono per lo più campani, divisi per zone: Irpinia, Casertano, Salerno e Costiera, Sannio. Le bollicine italiane e gli champagne sono ricercati. Ad accompagnare la nostra cena, infatti, è stato un delicato Franciacorta millesimato 2017, Arcari e Danesi, blend di chardonnay e pinot bianco, dosaggio zero. Come entrèe lo chef Ciro Nicolella ha proposto un crocchè al ragù con mousse di patate al forno, poi funghi porcini crudi con pepe, sale, olio, limone e scaglie di parmigiano.
Questi, sublimi. Come antipasto la tartare di Marchigiana e l’uovo in camicia, con schiuma di patate, scaglie di tartufo nero e crumble croccante di pane integrale, hanno dato subito l’idea di una cena a base di sapori autentici, accostati in maniera mai banale.
Cavallo di battaglia, però, per iniziare è “il ciurillo”, dice Dante, ovvero fiore di zucca ripieno con mousse di ricotta e maiale su crema di pecorino e alici di cetara.
Avvolgente, dopo, lo Spaghettone con crema di vongole, pomodorino del piennolo alla brace, crema di datterinogiallo e peperoncini di fiume. Anche se i primi che non sono mai cambiati da 20 anni a questa parte nel menù sono lo “scialatiello da sempre” ai funghi porcini e il taglierino al tartufo nero.
Innovativa la “Cotoletta alla Milanese sul Vesuvio”, cioè una cotoletta di vitello, con confettura di zenzero e limone.
I dolci da sempre sono quelli di “Maria” che collabora con Dante alla preparazione dei dessert della Cantina.
Gustosa sia la torta con farina di pistacchio e cioccolato bianco, che quella con farina di noci e cioccolato fondente, intramontabili per Dante come il tartufo e i funghi. Il lavoro del “professore”, infatti, è stato proprio quello di mantenere le sue tradizioni lasciando, però, intelligentemente spazio al nuovo.
Il nuovo in Cantina è nell’ondata di freschezza data dal restyling del locale avvenuto a inizio anno, nella nuova carta dei vini e nei piatti più gourmet.
Tutto frutto del figlio Marco, impegnato nel settore della ristorazione e del divertimentooramai da anni. Talentuoso come il padre che, da bravo professore, ha saputo da lui tirare fuori il meglio.
Via San Vito, 67
Tel. 08119244935
aperto la sera
Lunedì chiuso
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