L’ uovo ‘Mpriatorio, ossia l’uovo in Purgatorio: brunch contadino partenopeo

Pubblicato in: i secondi

di Tommaso Esposito

Come al solito Alfonso, che abita un po’ più in là di casa mia, è stato mattiniero.
Porta a passeggio la sua cagnetta, mentre mi attrezzo per uscire.
Cinque uova.


Me le ha date ancora calde.
Con la mosca.
La prova che da poco son passate dal budello.
Le ha riposte tra le mani che gli porgo per saluto.
Il mondo che non va gli da fastidio.
E così per spasso alleva cinque galline uvaiole.
Prolifiche tutto l’anno.
Fuorché nel tempo di vendemmia.
‘Ntiempo ‘e venaccia,

chi vo’ ll’ova ca s’ e caccia.

Ora che da poco è venuto San Martino lentamente ricominciano a deporre.

Le prime son mie.
Le farò ‘Mpriatorio.
In Purgatorio.
Anche colà farà calduccio.
E non proprio come all’inferno.
Somiglieranno ad Anime Purganti, l’ Aneme Pezzentelle,  in bianca camicia tra le fiamme?
Forse sì, perciò il nome.
O forse per il pepe che va nella salsa?
Piccantino e stimolante.
Mah.
Però son buone.

Ingredienti per 4 persone

Uova fresche 8
Passata di pomodoro 750 gr
Olio extra vergine d’oliva 50 gr
Cipolla ramata di Montoro una piccola
Sale, pepe q.b.
Parmigiano o pecorino grattugiato quanto piace

Procedimento

Tirare la cipolla nell’olio e aggiungere la  passata di pomodoro.
Salare.
Pepe. Abbondante se si vuol penare come ‘Mpriatorio.
Lasciare cuocere una buona mezzora e più.
(Oh, ma se avete del ragù avanzato va bene lo stesso, eh)
Nel finale sobollore della salsa disporre in padella le uova,  ché non si rompano i tuorli!
A fuoco lento finché il bianco si rapprenda.

Ancora in padella parmigiano e pecorino una spolverata se piace.
Questa è la ricetta di casa mia.
Ognuno le porterà a cottura come gli aggrada.
E così l’ ovo jettato sarà tuosto.
A me piace ‘ncerato.
Come spiega il Puoti: fra il sodo e il tenero.


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