di Ugo Marchionne
Si disvela al mondo l’ultima Cuvèe N*2 di casa Krug: Krug 2004. La presentazione ufficiale si è svolta a Milano, presso il suggestivo giardino del Ristorante Al Fresco di via Savona 50, alla presenza dello stesso Olivier Krug che ha introdotto e condotto la degustazione, abbinata ad un menù vegetariano ideato ed eseguito dall’uomo delle stelle del momento: lo chef Enrico Bartolini.
Soprannominata Luminous Freshness, la Krug 2004 come tutte le milesimate della maison racconta la storia di quell’annata, particolarmente calda ed abbondante, prorompente e delicata al tempo stesso, decisamente meno aggressiva rispetto al Krug 2002 che era stata definita quale una vera e propria ode alla natura. La Line-Up, decisamente intrigante per qualsiasi Krug Lover si è composta della 164eme GC – Krug 2004 – Krug 2002 . 160eme Ed GC. A mio avviso l’ultima della serie più di ogni altra esemplifica ciò che doveva essere la prima linea di champagne pensata da Joseph Krug.
La 2004 di casa Krug è come un sole settembrino, caldo ed avvolgente in entrata, elegante nella media bocca e freschissimo in uscita. Doveva uscire molto ma molto prima, ma la concomitanza della maturazione del 2002 ne ha ritardato l’uscita. Le bottiglie sono state tappate dal 2014. Altri 3 anni!
Il menù pensato dallo chef Bartolini al di fuori del suo trono nel Museo delle Culture di Milano è stato fresco e vibrante, primaverile più che autunnale, freschezza su freschezza. La classe di un due stelle è evidentissima.
Il lusso è una visione che ha una quantità infinita di dettagli. E’ impossibile ottenere un buon vino senza tener conto delle diverse tempistiche di maturazione delle uve dei vari vigneron. Questa visione si riflette perfettamente nelle due proposte d’uscita di Krug nel 2017. GC 164eme & Krug 2004.
Una 2004 sicuramente più adatta ai giovani come me, meno esperti ma ciò nondimeno appassionati di champagne e desiderosi di formarsi bevendo grandi bottiglie. Freschezza, acidità poco pronunciata, rotondità. Questa è la cifra di un annata matura già adesso, magari da stappare per celebrare un capodanno all’insegna della convivialità, come consiglia lo stesso Olivier Krug.
Freshness, freschezza anche nel menù. Vegetale. Essenziale. Delicato. Ottimo il carpaccio di pomodoro e il tacos di erbe fini. Deliziosa la melanzana di Enrico Bartolini. Destrutturata e dunque ricomposta, da applausi. Più complessi e spiccatamente sapidi la cipolla con fragola e cioccolato bianco, il lattughino di mare con salsa al sesamo e il bun vegetale.
Calata la sera è tempo di Parmigiana, alla moda di Enrico Bartolini. O così sembra. Parallelepipedo di Melanzana a mò di Tataki soffice, pomodoro confit delicato and……cheese! La luce del giardino di notte non sarà la più fotogenica ma sicuramente il gusto del piatto è unicamente familiare ed avvolgente. La tecnica è tanta, tantissima, ma non copre…esalta! In poche battute il sigillo e la mano di un grande, grandissimo chef.
Triplo Alè, alla moda del maestro Luciano Pignataro per un’annata che finalmente è più vicina ai giovani, fresca, celebrativa delle bollicine e del sole di un 2004 classico per la Champagne. Il 2004 ha regalato a Krug vini altamente espressivi, vivaci, decisamente eleganti, discreti e dalla struttura lucente.
L’attenzione speciale portata alle singolarità di ogni vigneto, il rispetto delle peculiarità di ogni terreno e del proprio vino hanno permesso a Eric Lebel di comporre una grande opera caratterizzata da eleganza e da ricche note di agrumi. Perfetto in abbinamento al sushi o al crudo di mare. Zenzero e agrumi. Vivacità e freschezza. Gioia. Krug ritorna e non è mai stato così giovane e lucente.
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