MAFFINI
Uva: fiano
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Che vino, che bianco, che vino, che bianco. A quasi dieci anni leggiamo con la lacrimuccia le prime due schede pensando di come, all’epoca, mai avremmo potuto scriverne ancora dopo tanto tempo e con questa energia.
Si tratta di una delle bottiglie fuori carta della Torre del Saracino, resti di cantina, insomma. E che resti! In primo luogo il Kratos, lavorato solo in acciaio, si presenta ricco e pimpante, fresco, con note di frutta a pasta gialla e zafferano, salvia, menta, camomilla. Un naso maturo ma in perfetta forma.
Al palato la freschezza è ormai dentro il corpo del vino, lo sostiene e lo fa andare avanti abbastanza spedito ma svolge comunque un ruolo da comprimario rispetto alle sensazioni fruttate, all’alcol e al corpo stesso del bianco.
Una bellissima perfomance di una bottiglia senza stanchezza, e questa è la cosa più stupefacente visto che parliamo di una zona calda e non siamo su suolo vulcanico. La consulenza enologica di Luigi Moio e la pasisone di Luigi in vigna hanno regalato all’enologia campana un piccolo grande capolavoro low cost.
Scheda dell’8 febbraio 2007. Sono passati sette mesi dall’ultimo assaggio e non posso che confermare quanto scritto: il bianco base di Luigi migliora sempre di più la sua perfomance e, probabilmente, insieme al Greco Beneventano 2005 della Cantina del Taburno è quello che maggiormente si esprime bene nel rapporto tra qualità e prezzo.
Il colore è giallo paglierino con venature cariche, al naso è intenso e persistente, pieno, avvolgente, con note di frutta e qualche erba della macchia mediterranea. In bocca entra fresco, abbastanza morbido, sicuramente più tondo rispetto all’assaggio di questa estate, lunghissimo, pulito,netto, pieno.
Direi stupefacente considerando l’annata perché conquista il centro della lingua sino in fondo avvolgendone parzialmente anche i lati mentre normalmente i bianchi di questo difficile millesimo si fermano a metà oppure, peggio, alla punta. Bellissima perfomance, da provare senz’altro sulla cucina di pesce, anche ben strutturata.
Assaggio del 12 luglio 2006. Ed eccoci qui, per il quinto anno consecutivo, il terzo in questo sito, a commentare uno dei miracoli della viticoltura meridionale nel quale si verifica la straordinaria combinazione tra prezzo da affare, tipicità, affidabilità e continuità. La versione più alta resta naturalmente la mitica 2001, ma dobbiamo ammettere che la 2005, ancora un pizzico di equilibrio nel vetro, ma neanche tanto, è davvero un piccolo capolavoro.
Da quel che sono riuscito a capire, le piogge hanno picchiato ovunque, ma in alcuni microclimi sono state davvero micidiali, in altri, quelli più caldi come la zona di Cirò o il Cilento, hanno riequilibrato le piante in genere sempre in lotta perenne con la siccità e la scarsa escursione termica.
Alcuni vini,come il Fiano e il Greco nell’Irpinia, sono condannati ad essere abbastanza magri e andranno allora abbinati a piatti non molto costruiti. In affanno la Falanghina dei campi Flegrei, ancora molto squilibrata e bisognosa di elevamento per almeno tutta la stagione calda prima di essere stappata con soddisfazione a ottobre o novembre.
Bene, molto bene, invece, il Fiano nel Cilento, la Coda di Volpe, il Pallagrello Bianco, la Falanghina.
Ma torniamo al nostro Kratos che si presenta anzitutto con un naso intenso e persistente, molto interessante anche se, come al solito, la differenza è in bocca, con un ingresso sontuoso, quasi grasso, abbastanza morbido, che si conclude con un finale lungo, molto pulito come al solito, netto e facilmente distinguibile.
La berrò, ve lo prometto, con le preparazioni de I Due Fratelli a Castellabate, il paese dove abita Luigi e che sta per perdere il suo viticoltore di punta perché il nostro ha bisogno di sfide, come noi, e ha deciso di avviare una nuova impresa a Giungano, splendido paese collinare a due passi da Paestum,all’ingresso del Parco nazionale del Cilento.
Sede a Castellabate. Località Cenito, frazione San Marco. Tel. efax 0974 966345. E mail: maffini@costacilento.it. Enologo: Luigi Maffini. Ettari: 12 di proprietà. Bottiglie prodotte: 100.000. Vitigni: aglianico, fiano, piedirosso.
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