Terre del Gufo
Uve: calabrese, magliocco e cabernet sauvignon
Fascia di prezzo: 12,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 30/35
Viticoltura arcaica, che risale fin dai tempi dell’insediamento sul territorio degli antichi Greci, variegata ed eccellente materia prima a disposizione (le molteplici specie varietali autoctone), illimitato potenziale con ampio margine di miglioramento : sono queste in sintesi le peculiarità della nuova frontiera enologica calabrese. Non si può negare che negli ultimi tempi la Calabria abbia compiuto grandi progressi e che abbia saputo valorizzare appieno il suo infinito patrimonio ampelografico, soprattutto quello attinente la produzione di vini rossi, recuperando almeno in parte il gap che la separava dalle altre regioni meridionali.
L’azienda Agricola Muzzillo Terre del Gufo, nome che fa riferimento al proprietario Giuseppe Muzzillo chiamato appunto “il gufo”, è dedita da tempo alla coltivazione della vite in contrada Albo San Martino di Cosenza, un territorio posto a 500 metri sulla dorsale appenninica silana, molto vocato per la viticoltura. I vini in produzione sono quattro: tre rossi ed un rosato. E l’ultimo vino aziendale nato recentemente è il Kaulòs Rosso Calabria Igp 2012 Terre del Gufo, che nel nome evoca la radice greca dell’antica città reggina di Caulonia, dove crescono le uve. E’ un vino ricavato da un uvaggio leggermente appassito di calabrese al 60%, magliocco al 30% e saldo di cabernet sauvignon, frutto della collaborazione con Roberto Oppedisano, socio ed amico di famiglia che, come recita la controetichetta sulla bottiglia, “…è un agronomo e viticoltore appassionato nella Calabria più estrema…”.
Le uve sono coltivate su un terreno calcareo posizionato in collina proprio di fronte al mar Ionio. Dopo la fermentazione e la macerazione, il vino sosta al 90% in acciaio e il restante 10% in piccoli fusti di rovere e poi si affina in bottiglia. Il tasso alcolometrico sale fino a 15 gradi e mezzo.
Nel bicchiere si scorge un colore rubino con chiari riflessi embrionalmente violacei. L’impatto olfattivo sviluppa subito al naso aromi complessi e variegati, segnati in primis da un frutto maturo e pervasivo, con spiccate rimembranze di prugna, ciliegia e mirtillo. E poi salgono in cattedra dolci effluvi speziati di vaniglia, chiodi di garofano e di coriandolo. Un brioso tocco vegetale e piacevoli sentori di selvatico e di fumé avviluppano le narici, che ne restano estasiate. Il primo sorso è segnato da un’accentuata tannicità, che stuzzica il palato e che è poi smorzata parzialmente da una forchettata di pasta al ragù.
L’alta alcolicità regala un elevato tepore a tutto il cavo orale, magnificamente contrastata da una buona freschezza. La nota fruttata poi prende il sopravvento, sostenuta anche da parvenze speziate già anticipate dall’odorato, insieme con quelle vagamente sfumate di timo, di rosmarino e di iodio. Il finale è lungo e godibile. Ottimo vino davvero che migliorerà ancora tra qualche anno, connotato da un prezzo molto interessante e da abbinare ai piatti sostanziosi della terragna cucina calabrese. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Cosenza – Contrada Albo San Martino 22/A
Tel. 0984 780464 – Cell. 335 7725614
info@terredelgufo.com – www.terredelgufo.com
Enologo: Eugenio Muzzillo con la collaborazione di Fabio Petrillo
Ettari vitati di proprietà: 3
Bottiglie prodotte: 20.000
Vitigni: calabrese, magliocco, cabernet sauvignon e syrah.
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