di Laura Guerra
Per Karime Lopez , executive chef di Gucci Osteria di Massimo Bottura a Firenze, migliore donna chef 2019 under 40, l’etica in cucina riflette ciò che noi siamo come esseri umani non si limita all’attenzione per il prodotto o per la sua lavorazione in cucina, ma soprattutto comprende il rapporto con tutta la squadra; un piatto bello e buono è il risultato di un progetto umano, di una squadra inclusiva e soddisfatta che vive in un ambiente sano e stimolante dove le persone sono al centro di tutto.
- Quali sono i valori ispiranti per il tuo lavoro?
Per esprimersi ai massimi livelli energia e condivisione con l’intera brigata sono fondamentali, lavorare con armonia e sintonia è indispensabile per il risultato finale come per ogni singolo individuo. Avere dei valori chiari contribuisce a rafforzare non solo la persona in quanto lavoratore, ma anche la propria identità. Accogliere è un atto di cura verso l’altro, dove “cura” racchiude in sé la valorizzazione dell’ospite, come dell’amico o del vicino.
L’accoglienza diventa l’occasione per comprendere meglio se stessi mettendosi a disposizione dell’altro. Sono principi semplici, ancestrali, che tuttavia sono la chiave per un approccio convincente con gli ospiti.
Attorno ad una tavola bisogna sentirsi in un certo senso amati, non necessariamente protagonisti.
Questo dialogo fra noi e il nostro ospite diventa un modo per fargli conoscere il meglio di noi.
Se un piatto non viene assaggiato, vissuto, è come se non esistesse. E il mio lavoro diventa sterile, incompiuto. Accogliere l’altro al meglio delle proprie possibilità dovrebbe essere una necessità non solo in cucina, ma anche nella quotidianità di qualsiasi essere umano”.
- Che importanza ha per te la sostenibilità ambientale nella scelta delle materie prime?
La cucina è cultura, e acquistando materie prime sostenibili possiamo contribuire a diffondere un messaggio positivo e responsabile alla comunità che ci circonda. Possiamo essere esempi virtuosi con un piccolo gesto che, moltiplicato ogni giorno, potrà ispirare il nostro vicino e arrivare ad avere un impatto reale.
Le scelte che noi facciamo devono andare a premiare i produttori e gli artigiani più seri. Noi dobbiamo essere un esempio.
Apprezzare i mestieri, i produttori e i prodotti locali è per me, in quanto messicana, un modo per rendere omaggio alla terra che mi ha accolto. Rimango ancora stupita dal fascino delle stagioni che si susseguono con i frutti di maggio, profondamente diversi da quelli di ottobre. La tavola dovrebbe riflettere questo: dare il meglio del tempo, del luogo e delle persone”.
Sarà relatrice a LSDM 2019
foto da web