di Marco Galetti
Kamasutra culinario, con altri nove primi piatti goduriosi arrivo alla posizione 69, che non è una battuta.
Un’altra cosa bella della pasta è che per stare bene in due, non è necessario essere contorsionisti, né super preparati atleticamente, “a tavola se ven mai vegg”, come dicono a Milano, a tavola non si diventa mai vecchi.
Ma il piatto trasversale che sa accontentare tutti, i giovani che ne possono mangiare a badilate e i vecchi che non vedono il motivo per non mangiarne a badilate, è croce e delizia soprattutto dei “parzialmente” giovani, quelli che trattengono il fiato nelle foto pur di non fare un ulteriore buco alla cintura, oppure cambiano cintura o la tengono allacciata strategicamente sotto la pancia, ma pancetta, in ambito culinario, è meglio.
Alessandro Feo, chef resident del Rumi Hotel di Ascea Marina, gnocchetti di patate viola e ristretto di scorfano, l’accoglienza al tavolo di Serena è valore aggiunto
Florian Maison, San Paolo d’Argon, linguine alla Nerano con un po’ di mare, zucchine, gambero rosso e provolone del Monaco, chef Umberto De Martino da Sorrento, passione e tecnica in aumento costante
I Fontanili, Gallarate, linguine cacio e pepe, nella versione di Andrea Vitali da Codogno, uno dei dieci italiani in gara per S.Pellegrino Young Chef 2018
Pierino Penati, Viganò, gnocchi di baccalà e patate, crema di mandorle, pesto al basilico, alta la percentuale di baccalà in questi gnocchi che per rimanere “insieme” sono stati sottoposti ad una cottura a vapore in stampini di silicone, piatto di alto gradimento e di suadente scioglievolezza, la leggerezza data dalla tecnica, la piacevolezza dall’accoppiata vincente patata e pesce, che non è una battuta
La Femme, San Bartolomeo al mare, chef Roberto Rollino, gnocchetti al ragù di mare, piatto condiviso con Roberto Mostini, autore della foto, una sosta sicura in Liguria, ben distante dai locali acchiappaturisti
Muma, Borgio Verezzi, in una splendida location, splendida è dir poco, gnocchetti al nero di seppia, ceci, vongole e aglio di Vessalico, piatto condiviso con Roberto Mostini, autore della foto, nel locale vincitore del contest 4 ristoranti (finalesi) di Alessandro Borghese
Gianni Sarzano chef, uno bravo, tagliolini al sugo di lepre, piatto condiviso con Roberto Mostini (autore della foto) nella vecchia location di Quinto Vercellese,
Trattoria del Sole, Rimini, tagliatelle al ragù, la pasta è nervosa, callosa e non incollata, (difetto principe delle fettuccine) il sugo è maschio, deciso, saporito, la quantità dopo la prima forchettata non preoccupa, tutti ne ordinano un vassoio, tutti i vassoi tornano vuoti alla base, il piatto della Domenica di una volta, col sugo sopra, ricordi…
Oggi toccate le province di Salerno, Rimini, Bergamo, Vercelli, Varese, Imperia, Savona e Monza Brianza, se gli altri sessanta piatti di pasta fossero sfuggiti, c’è tempo, basta tenerlo…
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