Ka! di Bruno De Conciliis

Pubblicato in: Salerno

Uva: malvasia e moscato
Fascia di prezzo:sopra i 20 euro
Fermentazione e maturazione: legno

K è kappa, lettera dell’alfabeto greco dal suono duro, oppure è l’utilitaria della Ford, o la K dei fiocchi di cereali, o la K di kilo, k=1000, cioè mille, o ancora la marca di magliette sportive, la lettera ke infine sostituisce, nel gergo adolescenziale, sempre più spesso il “che” o il “qu”. Ma Ka, con un bel punto esclamativo (ah, questo segno di punteggiatura così malvisto dai puristi!), diventa Ka! Come un grido in dialetto cilentano: “Qua!”, “E’ qua!”, Est, Est! Ieri sera ho tirato il collo a una bottiglietta da 0,375, una mezza, per intenderci.

Fresca di qualche ora di frigo. Superba! I commensali hanno apprezzato: colore ambra con riflessi arancio, profumo sottile, boccata ricca e sorridente. Devo ringraziare chi mi ha donato questo bel nettare: il Cilento! Ka! Bruno de Conciliis e il suo clan colpiscono ancora! Ka! Caro Bruno ti riscopro.. Ma lo sai ke i vini li sai proprio far bene? A partire dai nomi, passando per la grafica delle etichette, per finire al contenuto. Guarda, mi viene voglia, non so, di riaprirne un’altra di Ka! Le botti piccole di acacia dove matura sei mesi si sentono, ma sono ok, anzi Ka! L’anno di affinamento a vetro si sente, eccome, ed è ok. La bella frutta appassita, Malvasia senz’altro, è ben messa. La massa è così lasciata esterificare, con lievi note selvatiche, alcol bassissimo (sui 14°), residuo zuccherino tenue, freschezza eccellente e ben bilanciata, corpo ed estratto giusti, ingresso e sosta sul palato piacevoli, un vino da linfe sapide, perfettamente lungo nel retrolfatto. Al naso è tutto frutta secca, albicocca, rosa antica, pesca seccata, spezie, vaniglia, erbe selvatiche mediterranee e fieno fresco. Un po’ Lipari, un po’ Pantelleria (del resto Cilento e Sicilia sono legate da un’antinapoletanità culturale indiscutibile, per cui, pur nella loro distanza geografica, hanno ed hanno avuto numerosi punti culinariamente simili), ma con tocchi indiscutibilmente vinsanteschi. Un passito cilentano amichevole, sorridente, semplice ma non lineare, concretamente ben fatto, senza solfiti, senza giochi, senza fronzoli. Un passito tremendamente serio. L’unico neo è ke non ho capito l’annata: il lotto indicato recitava “KA0109”, quindi era dell’annata 2008?

Questa scheda è di Gaspare Pellecchia

PRIGNANO CILENTO
Contrada Querce, 1
Tel. e Fax: 0974/831090
www.viticoltorideconciliis.it
Enologo: Bruno De Conciliis
Ettari vitati di proprietà:25
Bottiglie prodotte:250.000


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