Tenuta Viglione
Uva: primitivo ed aleatico
Fascia di prezzo: 8,50 in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista 5/5 – Naso 25/30 – Palato 25/30 – Non omologazione 30/35
La visibilità che l’importante vetrina di Radici del Sud continua a veicolare ogni anno a decine di etichette del Meridione, non sempre famose, consente di pubblicizzare vini davvero eccellenti. Un ennesimo e lampante esempio mi è capitato in questi giorni quando ho assaggiato una bottiglia di Johe Rosso Puglia Igp 2012 dell’azienda Tenuta Viglione della famiglia Zullo. Il fatto è che a Radici 2015 è stato il millesimo 2011 a classificarsi al secondo posto assoluto decretato dalla giuria nazionale nella categoria del Gruppo Misto Vini Rossi del Sud, che ha subito esaurito le scorte e così è stato inevitabile ripiegare sull’annata successiva.
Dal 2008 la Tenuta Viglione di Santeramo in Colle si è convertita al biologico e possiede quaranta ettari vitati a cavallo tra le province di Bari e di Taranto.
Johe è un blend fifty-fifty di primitivo e di aleatico, coltivati a circa cinquecento metri di altezza a cordone speronato e con le uve raccolte nella prima decade di settembre. Fermentazione e maturazione del vino soltanto in acciaio e poi successivo affinamento in vetro. Alcolicità di tredici gradi.
L’aleatico, allevato per la maggior parte in Toscana ed in Puglia, dà un vino aromatico che negli ultimi tempi è stato oggetto di una notevole riscoperta per le sue particolari qualità. E’ utilizzato soprattutto per la produzione di vini passiti, ma riesce ad ottenere brillanti risultati anche come vino secco. In questo assemblaggio funge benissimo da supporto per il più corposo e concentrato primitivo, con cui si fonde a meraviglia.
Nel bicchiere si scorge un colore rubineggiante, con riflessi violacei. Il disegno aromatico è ampio, connotato da spiccate suadenze di drupe rosse e da profumi di violetta e di vegetali. In bocca entra un sorso piacevolmente morbido, immediato, fresco, aromatico, seducente, vellutato, elegante, fine e privo di asperità tanniche. Sensazioni palatali di giusto equilibrio, armonia, agilità, compostezza, sincerità e mineralità. E’ un vino delicato e profondo, senza eccessi ed inutili orpelli. Insomma, si tratta di un vino “buono” che si fa bere con gusto e passione. Retrogusto persistente. Prezzo imbattibile. Abbinamento versatile, perfetto soprattutto su carni rosse e bianche ed intingoli col pomodoro. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Santeramo al Colle (Ba) – Via Appia Antica, 30
Tel. 080 2123661 – Cell. 333 4634926
sales@tenutaviglione.it – www.tenutaviglione.it
Enologo: Tommaso Pinto
Ettari vitati: 40 – Bottiglie prodotte: 400.000
Vitigni: primitivo, aleatico, sangiovese, merlot e falanghina
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