Dopo la firma del patto di intenti, Chiaretto di Bardolino, Valtènesi Chiaretto, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte rosato e Salice Salentino pronti a promuovere insieme i rosati.
Con Italia in Rosa (1-3 giugno) a Moniga del Garda e con Rosèxpo (23-24 giugno) a Lecce diventa immediatamente operativa la partnership tra i Consorzi di tutela del Chiaretto di Bardolino, di Valtènesi Chiaretto, del Cerasuolo d’Abruzzo, di Castel del Monte rosato e del Salice Salentino con il coinvolgimento di deGusto Salento associazione di produttori di Negroamaro da anni molto attiva per il rilancio di un vino che è anima e identità italiana. «Per noi si realizza un sogno attraverso un primo piccolo tassello di un mosaico molto più ambizioso ero – spiega Ilaria Donateo di deGusto. I rosati hanno un grande appeal all’estero e noi vogliamo fornire il nostro contributo affinchè attraverso questo patto si cominci a parlare seriamente anche in Italia. Si tratta di una grande sfida nella quale la nostra associazione ha sempre creduto e che finalmente diventa un progetto condiviso con un taglio sicuramente promozionale ma anche culturale».
Cinque denominazioni complementari tra loro che combattono l’omologazione dei vini e che hanno deciso di lavorare insieme nella promozione e nella ricerca. È questo il senso del recente accordo sottoscritto poche settimane fa dai presidenti dei cinque consorzi che proprio in occasione della campionaria del vino a Verona, su iniziativa di deGusto Salento, si sono presentati ufficialmente alla stampa. « Un’idea che nel corso dell’ultima edizione del Vinitaly ha ricevuto la benedizione dal senatore Dario Stefàno che, sin da quando ricopriva l’incarico di assessore alle politiche Agroalimentari della regione Puglia e di coordinatore di tutti gli assessori al ramo lungo il Bel Paese, ha creduto fortemente nell’importanza del rosato. «Un’idea intelligente – ha detto Stefàno in merito all’unione dei Consorzi – un bel segnale di un’Italia che vuole e che deve stare insieme e che attraverso il vino parla alle nuove generazioni».
Insomma, è il sistema Italia, così, che finalmente impara a non vivere una competizione spinta tra sistemi regionali ma che al contrario trova un motivo per stare insieme. E la sfida, questa volta, è dell’Italia in uno scenario globale.
Nei primi giorni di marzo i cinque consorzi hanno formalizzato con un Patto di Intenti il loro voler stare insieme attraverso la sottoscrizione di un documento strategico avvenuta a Bardolino e che ha voluto sancire per la prima volta in questo Paese un’alleanza sui rosati. «Bisogna intensificare le relazioni tra i Consorzi e tra le rispettive Regioni di appartenenza – ha commentato Leo Di Gioia, assessore alle Politiche Agroalimentari della Regione Puglia – e magari grazie anche a questo Patto promuovere una nuova idea più moderna del Concorso dei Rosati che, con il sostegno di tutte le Istituzioni coinvolte attraverso i consorzi stessi, potrebbe diventare un evento di levatura nazionale e di attrattività del nostro Paese».
Appuntamento, dunque, a Moniga del Garda e a Lecce con le prime due vetrine in comune per i consorzi che principalmente si sentono vocati per la produzione di vini rosati. A giugno l’Italia sarà decisamente rosè!
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