di Marina Alaimo
L’azienda Villa Raiano ha di recente inaugurato la nuova cantina: ben 3.500 metri quadri coperti, bellissima e ultramoderna, domina la collina di Cerreto, nel comune di San Michele di Serino, nell’alta valle del fiume Calore, da qui si gode una bellissima veduta sui territori di produzione del Greco e del Fiano, Montefusco, Montefredane, Santo Stefano del Sole e Lapio. La famiglia Basso ha un’antica storia di produzione di olio dell’Irpinia, la Basso Fedele e Figli che nasce nel 1904, il forte attaccamento al territorio ha spinto nel tempo la famiglia a produrre anche vino, ci troviamo infatti in una zona di antica tradizione vitivinicola, greco, fiano ed aglianico sono i vitigni che hanno tracciato la storia di questi luoghi. Nel 1996 prende vita la cantina Villa Raiano che si avvale della consulenza dell’enologo Luigi Moio, i fondatori sono Simone Basso, musicista ed insegnante di viola al conservatorio di Avellino, si occupa del lavoro in vigna ed in cantina, suo fratello Sabino è l’amministratore commerciale ed il cognato Paolo Sibillo il responsabile commerciale. L’azienda possiede 4 ettari di vigneto a Montefusco dove produce le uve di greco e 2 ettari a San Michele di Serino dove si coltivano le uve di fiano, le altre uve necessarie a coprire la produzione di 200.000 bottiglie annue provengono dai conferitori di fiducia ed inoltre l’azienda ha di recente acquistato 10 ettari di terreno nella zona di Baiano ed a Castelfranci, dove intende ampliare la coltivazione di aglianico.
Al mio arrivo sono accolta da Raffaele Del Franco e da Simone Basso, il maestro di viola, ed insieme intraprendiamo un percorso di degustazioni dei vini bianchi direttamente dai tini dove si sta ultimando la fermentazione. E’molto stimolante sentirne i profumi così intensi, in continuo divenire, confrontare i Fiano di diversa provenienza, quello di San Michele, dove il terreno a 350 metri è molto sciolto e la vite si alleva ancora a spalliera, sono marcati i sentori fumè e di erba fresca falciata, il Fiano di Montefredane è coltivato su terreni argillosi a 450-500 metri, ha una notevole concentrazione, è ancora ben presente il profumo del mosto e le note erbacee sono dominanti, il fiano di Santo Stefano del Sole è più sottile con profumi di nespola e toni fumè. Anche le uve falanghina sono vinificate separatamente, provengono dalla zona di Paupisi, in un tino le uve coltivate a pergola, con sentori di frutto della passione e fiori di ginestra, in bocca è carnoso e di notevole verve acida, mentre la falanghina coltivata a guyot è sottile con profumi di mela cotogna e acidità più contenuta. Le uve greco sono vinificate in tre tini differenti, sono state raccolte in tre giorni diversi ma in sequenza, 5, 6 e 7 ottobre, utilizzando tre tipi di lieviti diversi, il primo viene dalla vigna di Marotta nel comune di Montefusco a 600 metri, si presenta con acidità sferzante e leggera tannicità dovuta alla buccia molto sottile del greco con profumi di pera e fiori di sambuco, il secondo è vinificato con lieviti indigeni ha forti sentori erbacei e di muschio bianco con acidità molto più aggressiva del primo, il terzo è molto fruttato e presenta ancora una notevole presenza di zuccheri.
Poi la degustazione dei vini in bottiglia, il primo è il Fiano di Avellino base, 2008, 13 gradi, giallo paglierino intenso, proviene dalla vigna di San Michele caratterizzata da un notevole strato di ceneri vulcaniche che gli conferiscono la tipica ed inconfondibile nota fumè, dominano i sentori di idrocarburi che lentamente lasciano affiorare le sottili note di roccia bagnata, in bocca è di buona consistenza e di notevole spalla acida.
Molto interessante il rosato Orano Campania igt, prende il nome dalla zona omonima di produzione delle uve dove si trova una delle sorgenti dell’acquedotto di Serino, è prodotto con uve aglianico ed è 13,5 % gr., si presenta di un vivace rosa chiaretto, al naso delicatamente floreale su note di viola, i sentori fruttati sono piacevolissimi sulle tonalità di mela annurca e mirtilli, in bocca presenta una sottile vena tannica e buona freschezza. In fine il Taurasi 2005, 14% gradi, le uve aglianico sono coltivate nel vigneto di Castelfranci in contrada Baiano a 650 mt. s.l.m., di un bel rubino concentrato con riflessi violacei, conquista subito l’ampio ventaglio aromatico, intensi i profumi di marasca e ciliegia, poi le note speziate di pepe ed anice stellato su delicati toni floreali di viola, bocca di pari espressività, è caldo, con tannini fitti e appagante freschezza.
Visitare una cantina, degustare i suoi vini e conoscere di persona il vignaiolo è sempre un viaggio appassionante, l’attenzione viene totalmente carpita tanto da non accorgersi del tempo che inesorabilmente scorre, che vorresti fermare calpestando l’orologio, strumento diabolico che ti riconduce severamente al dovere, opprimente e tiranno, allontanandoti dal luogo del piacere, dove i pensieri si annullano dominati dagli stimoli sensoriali e dalla bellezza.
Villa Raiano via Bosco Satrano 1, loc. Cerreto, San Michele di Serino (Av). Tel. 0825 595663. Sito: www.villaraiano.com.
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