di Adele Elisabetta Granieri
C’è chi leggerà il Decamerone e chi scriverà “Le mie prigioni”, noi abbiamo pensato di suggerirvi una ricetta e un vino al giorno, affinché la cucina, il buon cibo e il buon bere ci siano di conforto nel trascorrere qualche serata a casa. Le ricette saranno semplici, da realizzare con ingredienti facilmente reperibili andando a fare la spesa come previsto. Quanto al vino, saranno suggerimenti di massima, da sostituire con quello che avete già in casa, che trovate facendo la spesa ordinaria o che potete acquistare online.
Piatto tradizionale del 1 Maggio abruzzese, che deriva dalla tradizione contadina di ripulire le dispense in vista della bella stagione. Gli avanzi di vari tipi di pasta, legumi e verdure rimasti nelle credenze venivano cucinati con legumi e verdure fresche di stagione e ossa e carne di maiale, dando vita ad un piatto che è divenuto simbolo della città di Teramo.
Si dice che in passato le Virtù venissero prodotte dall’intera comunità che le distribuiva agli indigenti. In effetti tale usanza sembra permanere nell’abitudine a cucinare le Virtù in grande abbondanza e ad offrirle in omaggio ai vicini, alle persone care e anche a semplici e occasionali conoscenti.
Alcuni anziani di Teramo narrano che in origine le virtù dovessero avete tra gli ingredienti sette tipi di pasta, sette tipi di legumi, sette tipi di verdure e odori e che dovessero essere cucinate da sette vergini in sette ore, per ricordare le sette virtù cristiane.
Virtù teramane
300 g tra spinaci, carote, zucchine, bietole, indivia e lattuga
1 fettina di lardo da 80 g
2 pomodori freschi rossi
1 cipolla
1 spicchio d’aglio
1 gambo di sedano
1 ciuffo di prezzemolo
500 g tra ceci, lenticchie, fave, piselli
150 g di osso di prosciutto crudo
150 g di cotenne di maiale
250 g tra pasta di semola di grano duro e pasta all’uovo fatta in casa
pecorino oppure parmigiano
Preparazione
In un’unica casseruola lessate insieme tutte le verdure, scolatele, strizzatele e tenetele da parte. In recipienti separati lessate fino a metà cottura i ceci, le fave, le lenticchie, i piselli, scolateli e teneteli da parte.
In un’altra casseruola colma d’acqua mettete l’osso di prosciutto e le cotenne, lessate il tutto, scolate l’osso di prosciutto e staccate i residui di carne, scolate le cotonne e tagliatele a quadretti, alla fine filtrate con un telo il brodo di cottura. Preparate il soffritto: riducete a battuto la fettina di lardo, mettetelo in un tegame, fatevi dorare lo spicchio d’aglio e poi eliminatelo, unite la cipolla tritata con il prezzemolo e i pomodori spellati, privati dei semi, cuocete per 15 minuti e ritirate dal fuoco.
Nella pentola dove avete conservato il brodo di cottura filtrato aggiungete la carne di maiale e le cotenne, il soffritto, le verdure lessate. Dopo 10 minuti unite la pasta, i ceci, le fave, le lenticchie e i piselli e portate a cottura. Ritirate dal fuoco, trasferite il minestrone in una zuppiera, servitelo con parmigiano grattugiato a parte.
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Vino
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Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane “Luì”, Tenuta Terraviva: da uve di vigneti di più di 40 anni, una bella interpretazione territoriale di Montepulciano dai profumi di frutti di bosco e amarena, accenni di rabarbaro e genziana e sottili sbuffi pepati. Un vino dal sorso fresco e succoso, di grande energia e dinamismo gustativo, tratteggiato da tannini che solleticano piacevolmente il palato.
- Pasta e Patate con Fiano di Avellino
- Ribollita e Chianti Istine
- Pizza in teglia e Gragnano Ottouve
- Scammaro e Costa D’Amalfi rosato Tenuta San Francesco
- Polpo alla carbonara e “C” di Francesco Guccione
- Spaghetti con pomodoro grigliato e Colle Rotondella di Cantine Astroni
- Spaghettini con acqua di limone e provolone e Marenevedi Federico Graziani
- Pizza di scarole, Kai di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
- Spaghetti alla Puveriello e Fiorfiore di Roccafiore
- Carciofi ripieni e Lambrusco Spumante MC Rose di Cantina della Volta
- Carciofi ripieni di brodo di pollo e Lambrusco Spumante MC Rosé di Cantina della Volta
- Pancotto broccoli e fagioli e Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di Tenuta I Fauri
- Brioscia col tuppo e Banana pancakes
- Pasta allo scarpariello e Artus di Mustilli
- Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro
- Polpette alla napoletana e Ariapetrina di Masseria Felicia
- La gricia e Rosantico di Podere di Pomaio
- Pitoni messinesi e Vignammare di Barraco
- Uova in purgatorio e Idea di Varvaglione 1921
- Gnocco fritto e Lambrusco di Sorbara Rito di Zucchi
- I taralli e il Prosecco Colfondo di Bele Casel
- Il gattò di patate e il Trebbiano d’Abruzzo Castello di Semivicoli di Masciarelli
- Il frico di patate e Sacrisassi bianco le Due Terre
- Cavatelli ai fagioli borlotti e Maschitano rosato di Musto Carmelitano
- Focaccia di Recco e L’Amiral di Maccario Dringenberg
- Pizza rustica napoletana e Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal
- Tortano napoletano e Pashkà di Casebianche
- Cacio, pepe e carciofi croccanti e Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale
- Fiadoni abruzzesi e Pecorino di Tiberio
- La zuppa di cozze del Giovedì Santo e il Piedirosso dei Campi Flegrei di Agnanum
- La pastiera e il fior d’arancio passito Alpianae di Vignalta
- Nepitelle calabresi e Greco di bianco passito di Cantine Lucà
- I crocchè senza panatura e il Brut contadino di Ciro Picariello
- Baccalà in cassuola e Piedirosso Colle Rotondella di Cantine Astroni
- Seppie e piselli e Vigna Lapillo rosato di Sorrentino
- Farinata di ceci e vermentino Solosole di Poggio al Tesoro
- Alici in tortiera e Greco di Tufo Torrefavale di Cantine dell’Angelo
- Carciofi in cassuola e Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di Cantine Matrone
- Sfogliatelle e Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata
- Bombette pugliesi panate ed Es di Gianfranco Fino
- Calamari ripieni e Vermentino di Gallura Clos di Atlantis
- Mezzi paccheri fave, guanciale e pecorino e Cerasuolo d’Abruzzo Giusi di Tenuta Terraviva
- Torta di rose e “Regina di felicità” di Cascina Baricchi
- Pastiera montorese e Aglianico Magis di Antico Castello
- Braciole ripiene al sugo e Aglianico del Taburno Vigna Cataratte di Fontanavecchia
- Ravioli capresi e Costa d’Amalfi Rosato di Tenuta San Francesco
- Spaghettoni burro e lievito di Riccardo Camanini e Chardonnay di Isole E Olena
- Pasta ricotta e ‘nduja e Cirò Rosato di Cataldo Calabretta