#IORESTOACASA, UNA RICETTA E UN VINO AL GIORNO 31: La pastiera di Peppe Guida e il fior d’arancio passito “Alpianae” di Vignalta 

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di Adele Elisabetta Granieri

C’è chi leggerà il Decamerone e chi scriverà “Le mie prigioni”, noi abbiamo pensato di suggerirvi una ricetta e un vino al giorno, affinché la cucina, il buon cibo e il buon bere ci siano di conforto nel trascorrere qualche serata a casa. Le ricette saranno semplici, da realizzare con ingredienti facilmente reperibili andando a fare la spesa come previsto. Quanto al vino, saranno suggerimenti di massima, da sostituire con quello che avete già in casa, che trovate facendo la spesa ordinaria o che potete acquistare online.

Una leggenda narra che sia nata come offerta votiva alla sirena Partenope, ma in realtà fu creata dalle suore, come tanti dolci tradizionali. La ricetta attuale fu perfezionata nel convento di San Gregorio Armeno, dove divenne celebre. Grano, uova e fiori d’arancio: la pastiera è un inno alla primavera e alla rinascita, immancabile sulla tavola pasquale campana. La ricetta che vi propongo è di Peppe Guida, chef patron dell’ Antica Osteria di Nonna Rosa a Vico Equense e come vino in abbinamento ho scelto il Fior d’Arancio Passito “Alpianae” di Vignalta, un grande Moscato dei Colli Euganei, elegante e opulento.

La pastiera di Peppe Guida

PASTA D’ARANCIA

2 arance biologiche da candire
500 g di zucchero
150 gr di buon miele o di acacia o all’arancia

Serve un tegame basso e largo dove cuocere le fette d’arancia sistemandole in un solo strato.
Con un coltello bene affilato tagliate l’arancia a fette di circa mezzo cm.
Sciogliete lo zucchero in 500 g di acqua e sistemate le fette d’arancia sul fondo del tegame coprendole con lo sciroppo e portate a ebollizione. Lasciatele sobbollire pianissimo per circa 40 minuti.
Sgocciolatele e mettetele ad asciugare su una gratella per una notte circa. Infine, frullatele e mescolatele al miele.
Lo sciroppo non lo dovete buttare, sarà un’ottima bagna per dolci
Si conserva in frigorifero, in vasetto chiuso.

PASTA FROLLA

1 kg farina
400 g zucchero
400 g strutto (o burro)
5 uova
Scorze di un’arma via e un limone  grattugiate

Disponete la farina a fontana e mettete al centro lo strutto, o il burro a pomata se preferite, le uova e gli aromi. Impastate velocemente e fate riposare il panetto un’ora in frigorifero.

RIPIENO E ASSEMBLAGGIO (per due stampi da 24 cm)

1 kg di pasta frolla
600 g ricotta
600 g zucchero
500 g grano cotto
5 uova
100 g di pasta d’arancia
1 pizzico di cannella
½ bacca di vaniglia
1 fialetta fiori d’arancio

Setacciate la ricotta e mescolatela con lo zucchero. Aggiungete il grano un po’ per volta. Una volta stemperato bene, aggiungete le uova, la pasta d’arancia, la vaniglia e la cannella. Amalgamate bene. Foderate i due stampi da 24 cm di pasta frolla e riempiteli con la farcia. Per ogni pastiera ricavate sette strisce e applicatele sulla farcia. Infornate a 170°C per 50/60 minuti, dipende dal forno, e girandola in cottura dopo i primi 30 minuti.

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Vino
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Colli Euganei Fior d’Arancio Passito “Alpianae”Vignalta: territorio, eleganza, e complessità sono i tratti distintivi di questo Moscato in cui i profumi di albicocca secca, miele di acacia e nocciola tostata si arricchiscono di richiami profondi di cera api ed erbe officinali. Un vino dal sorso opulento e avvolgente, ma mai stucchevole, grazie alla vena fresca e salina che lo rende perfettamente equilibrato.

  1. Pasta e Patate con Fiano di Avellino
  2. Ribollita e Chianti Istine
  3. Pizza in teglia e  Gragnano Ottouve
  4. Scammaro e Costa D’Amalfi rosato Tenuta San Francesco
  5. Polpo alla carbonara e “C” di Francesco Guccione
  6. Spaghetti con pomodoro grigliato e Colle Rotondella di Cantine Astroni
  7. Spaghettini con acqua di limone e provolone e Marenevedi Federico Graziani
  8. Pizza di scarole, Kai di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
  9. Spaghetti alla Puveriello e Fiorfiore di Roccafiore
  10. Carciofi ripieni e Lambrusco Spumante MC Rose di Cantina della Volta
  11. Carciofi ripieni di brodo di pollo e Lambrusco Spumante MC Rosé di Cantina della Volta
  12. Pancotto broccoli e fagioli e Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di Tenuta I Fauri
  13. Brioscia col tuppo e Banana pancakes
  14. Pasta allo scarpariello e Artus di Mustilli
  15. Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro
  16. Polpette alla napoletana e Ariapetrina di Masseria Felicia
  17. La gricia e Rosantico di Podere di Pomaio
  18. Pitoni messinesi e Vignammare di Barraco
  19. Uova in purgatorio e Idea di Varvaglione 1921
  20. Gnocco fritto e Lambrusco di Sorbara Rito di Zucchi
  21. I taralli e il Prosecco Colfondo di Bele Casel
  22. Il gattò di patate e il Trebbiano d’Abruzzo Castello di Semivicoli di Masciarelli
  23. Il frico di patate e Sacrisassi bianco le Due Terre
  24. Cavatelli ai fagioli borlotti e Maschitano rosato di Musto Carmelitano
  25. Focaccia di Recco e L’Amiral di Maccario Dringenberg
  26. Pizza rustica napoletana e Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal
  27. Tortano napoletano e Pashkà di Casebianche
  28. Cacio, pepe e carciofi croccanti e Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale
  29. Fiadoni abruzzesi e Pecorino di Tiberio
  30. La zuppa di cozze del Giovedì Santo e il Piedirosso dei Campi Flegrei di Agnanum
  31. La pastiera e il fior d’arancio passito Alpianae di Vignalta
  32. Nepitelle calabresi e Greco di bianco passito di Cantine Lucà
  33. I crocchè senza panatura e il Brut contadino di Ciro Picariello
  34. Baccalà in cassuola e Piedirosso Colle Rotondella di Cantine Astroni
  35. Seppie e piselli e Vigna Lapillo rosato di Sorrentino
  36. Farinata di ceci e vermentino Solosole di Poggio al Tesoro
  37. Alici in tortiera e Greco di Tufo Torrefavale di Cantine dell’Angelo
  38. Carciofi in cassuola e Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di Cantine Matrone
  39. Sfogliatelle e Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata
  40. Bombette pugliesi panate ed Es di Gianfranco Fino
  41. Calamari ripieni e Vermentino di Gallura Clos di Atlantis
  42. Mezzi paccheri fave, guanciale e pecorino e Cerasuolo d’Abruzzo Giusi di Tenuta Terraviva
  43. Torta di rose e “Regina di felicità” di Cascina Baricchi
  44. Pastiera montorese e Aglianico Magis di Antico Castello
  45. Braciole ripiene al sugo e Aglianico del Taburno Vigna Cataratte di Fontanavecchia
  46. Ravioli capresi e Costa d’Amalfi Rosato di Tenuta San Francesco
  47. Spaghettoni burro e lievito di Riccardo Camanini e Chardonnay di Isole E Olena
  48. Pasta ricotta e ‘nduja e Cirò Rosato di Cataldo Calabretta

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