#IORESTOACASA UNA RICETTA E UN VINO AL GIORNO /3 Pizza in teglia di Raffaele Bonetta e Gragnano “Ottouve” di Salvatore Martusciello

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Pizza in teglia sezione

C’è chi leggerà il Decamerone e chi scriverà “Le mie prigioni”, noi abbiamo pensato di suggerirvi una ricetta e un vino al giorno, affinché la cucina, il buon cibo e il buon bere ci siano di conforto nel trascorrere qualche serata a casa. Le ricette saranno semplici, da realizzare con ingredienti facilmente reperibili andando a fare la spesa come previsto. Quanto al vino, saranno suggerimenti di massima, da sostituire con quello che avete già in casa, che trovate facendo la spesa ordinaria o che potete acquistare online.

Per chi già sta soffrendo di astinenza da pizza, ecco la ricetta della pizza in teglia che ci ha inviato Raffaele Bonetta, da condire a piacere, con quello che avete a casa. Ci abbiamo abbinato il Gragnano “Ottouve” di Salvare Martusciello.

IMPASTO PER PIZZA IN TEGLIA DI RAFFAELE BONETTA

1 kg farina (900 gr tipo “0” e 100 gr semola rimacinata)
5 grammi lievito di birra fresco
Sale fino 20 grammi
Olio extra vergine un cucchiaio da cucina.
740 ml di acqua

Procedimento.

Mescolare in una pentola i due tipi di farina.
Sbriciolare nella farina il lievito.
Versare l’acqua circa il 55/60%del totale e impastare.
aggiungere l’olio, amalgamate il tutto,aiutatevi con una spatola da cucina.
sottoporre l’impasto ottenuto ad un riposo di circa 30’.
Riprendere l’impasto, aggiungere il sale e l’acqua mancante (140 grammi)finite di lavorare energicamente.
per chiudere l’impasto in modo ottimale, lavorare su un piano infarinando mani e piano.
Effettuate 2 pieghe a distanza di 10 minuti.
Mettetere l’impasto ottenuto in una pentola leggermente unta che possa contenere almeno 2 volte il volume iniziale.
far riposare l’impasto in frigorifero coperto da una pellicola per alimenti per 16 ore.
riportare l’impasto a temperatura ambiente (almeno 1 ora fuori dal frigo) stendere direttamente in teglia ungendo con un pennellino in gomma.
prima di infornare, attendere circa 15/20 minuti per permettere all’impasto di aderire alla teglia senza troppo stress meccanico.
per la cottura preriscaldare il forno alla massima potenza per un casalingo.
Cuocete a 250-280 gradi per circa 20 minuti, più ulteriori 2/3 minuti con sportello del forno leggermente aperto per permette di avere una maggiore asciugatura del prodotto,anche se questo dipenderà da forno a forno.
Indipendente dal condimento, cercate di aggiungere i latticini nei minuti finali di cottura, onde evitare che possano bruciare e perdere resa.

Il vino
Gragnano Penisola Sorrentina “Ottouve”, Salvatore Martusciello: un blend di uve rosse locali (piedirosso, aglianici, sciascinoso, suppezza, castagnara, olivella, sauca e surbegna) compone questo vino dai profumi di more mature e fiori di glicine, con un sorso vivace, succoso e goloso.

  1. Pasta e Patate con Fiano di Avellino
  2. Ribollita e Chianti Istine
  3. Pizza in teglia e  Gragnano Ottouve
  4. Scammaro e Costa D’Amalfi rosato Tenuta San Francesco
  5. Polpo alla carbonara e “C” di Francesco Guccione
  6. Spaghetti con pomodoro grigliato e Colle Rotondella di Cantine Astroni
  7. Spaghettini con acqua di limone e provolone e Marenevedi Federico Graziani
  8. Pizza di scarole, Kai di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
  9. Spaghetti alla Puveriello e Fiorfiore di Roccafiore
  10. Carciofi ripieni e Lambrusco Spumante MC Rose di Cantina della Volta
  11. Carciofi ripieni di brodo di pollo e Lambrusco Spumante MC Rosé di Cantina della Volta
  12. Pancotto broccoli e fagioli e Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di Tenuta I Fauri
  13. Brioscia col tuppo e Banana pancakes
  14. Pasta allo scarpariello e Artus di Mustilli
  15. Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro
  16. Polpette alla napoletana e Ariapetrina di Masseria Felicia
  17. La gricia e Rosantico di Podere di Pomaio
  18. Pitoni messinesi e Vignammare di Barraco
  19. Uova in purgatorio e Idea di Varvaglione 1921
  20. Gnocco fritto e Lambrusco di Sorbara Rito di Zucchi
  21. I taralli e il Prosecco Colfondo di Bele Casel
  22. Il gattò di patate e il Trebbiano d’Abruzzo Castello di Semivicoli di Masciarelli
  23. Il frico di patate e Sacrisassi bianco le Due Terre
  24. Cavatelli ai fagioli borlotti e Maschitano rosato di Musto Carmelitano
  25. Focaccia di Recco e L’Amiral di Maccario Dringenberg
  26. Pizza rustica napoletana e Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal
  27. Tortano napoletano e Pashkà di Casebianche
  28. Cacio, pepe e carciofi croccanti e Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale
  29. Fiadoni abruzzesi e Pecorino di Tiberio
  30. La zuppa di cozze del Giovedì Santo e il Piedirosso dei Campi Flegrei di Agnanum
  31. La pastiera e il fior d’arancio passito Alpianae di Vignalta
  32. Nepitelle calabresi e Greco di bianco passito di Cantine Lucà
  33. I crocchè senza panatura e il Brut contadino di Ciro Picariello
  34. Baccalà in cassuola e Piedirosso Colle Rotondella di Cantine Astroni
  35. Seppie e piselli e Vigna Lapillo rosato di Sorrentino
  36. Farinata di ceci e vermentino Solosole di Poggio al Tesoro
  37. Alici in tortiera e Greco di Tufo Torrefavale di Cantine dell’Angelo
  38. Carciofi in cassuola e Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di Cantine Matrone
  39. Sfogliatelle e Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata
  40. Bombette pugliesi panate ed Es di Gianfranco Fino
  41. Calamari ripieni e Vermentino di Gallura Clos di Atlantis
  42. Mezzi paccheri fave, guanciale e pecorino e Cerasuolo d’Abruzzo Giusi di Tenuta Terraviva
  43. Torta di rose e “Regina di felicità” di Cascina Baricchi
  44. Pastiera montorese e Aglianico Magis di Antico Castello
  45. Braciole ripiene al sugo e Aglianico del Taburno Vigna Cataratte di Fontanavecchia
  46. Ravioli capresi e Costa d’Amalfi Rosato di Tenuta San Francesco
  47. Spaghettoni burro e lievito di Riccardo Camanini e Chardonnay di Isole E Olena
  48. Pasta ricotta e ‘nduja e Cirò Rosato di Cataldo Calabretta

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