di Adele Elisabetta Granieri
C’è chi leggerà il Decamerone e chi scriverà “Le mie prigioni”, noi abbiamo pensato di suggerirvi una ricetta e un vino al giorno, affinché la cucina, il buon cibo e il buon bere ci siano di conforto nel trascorrere qualche serata a casa. Le ricette saranno semplici, da realizzare con ingredienti facilmente reperibili andando a fare la spesa come previsto. Quanto al vino, saranno suggerimenti di massima, da sostituire con quello che avete già in casa, che trovate facendo la spesa ordinaria o che potete acquistare online.
Una ricetta tipica friulana, nata come piatto povero della Cal di Carina in cui si utilizzavano i ritagli di Montasio che avanzano durante il processo di realizzazione delle forme. Questa è la versione con patate e cipolle, che si serve tradizionalmente con la polenta, tagliata a fette e saltata in padella nel burro fuso. Come vino in abbinamento ho scelto un grande vino del territorio: “Sacrisassi” Bianco di Le Due Terre.
Frico di patate
500 g di Montasio
500 g di patate
200 g di cipolle
3 cucchiai di olio evo
sale q.b.
pepe q.b.
Preparazione
Sbucciate la cipolla e affettatela finemente. In una padella scaldate due cucchiai di olio e rosolatevi la cipolla finché non risulterà tenera e traslucida. Nel frattempo sbucciate le patate e grattugiatele con una grattugia a fori grossi (in alternativa, tagliatele a fette sottilissime). Unitele alle cipolle e cuocete per 10 minuti. Rimuovete la crosta al formaggio (se non trovate il Montasio potete optare per un’altra varietà purché stagionata) e grattugiatelo come le patate o tagliatelo a cubetti piccolissimi. Unite in padella, regolate di sale e pepe e fate cuocere finché il formaggio non si scioglie. Oliate e scaldate una padella antiaderente e versate il composto formando un bel disco. Cuocete a fiamma alta finché non si sarà formata una crosticina, quindi aiutandovi con un coperchio girate come una frittata. Proseguite la cottura fino a formare una crosta anche sull’altro lato.
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Vino
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Colli Orientali del Friuli “Sacrisassi” Bianco, Le Due Terre: un blend di Friulano (70%) e Ribolla Gialla (30%) che fermenta e affina in acciaio con una macerazione sulle bucce di circa due settimane. Un grande bianco friulano in cui i profumi di scorza di limone, mela golden e gelsomino si fondono alle note di mandorla e ai richiami di muschio umido e danno vita a un sorso ricco di personalità ed energia, che si esprime con una schietta intensità.
- Pasta e Patate con Fiano di Avellino
- Ribollita e Chianti Istine
- Pizza in teglia e Gragnano Ottouve
- Scammaro e Costa D’Amalfi rosato Tenuta San Francesco
- Polpo alla carbonara e “C” di Francesco Guccione
- Spaghetti con pomodoro grigliato e Colle Rotondella di Cantine Astroni
- Spaghettini con acqua di limone e provolone e Marenevedi Federico Graziani
- Pizza di scarole, Kai di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
- Spaghetti alla Puveriello e Fiorfiore di Roccafiore
- Carciofi ripieni e Lambrusco Spumante MC Rose di Cantina della Volta
- Carciofi ripieni di brodo di pollo e Lambrusco Spumante MC Rosé di Cantina della Volta
- Pancotto broccoli e fagioli e Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di Tenuta I Fauri
- Brioscia col tuppo e Banana pancakes
- Pasta allo scarpariello e Artus di Mustilli
- Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro
- Polpette alla napoletana e Ariapetrina di Masseria Felicia
- La gricia e Rosantico di Podere di Pomaio
- Pitoni messinesi e Vignammare di Barraco
- Uova in purgatorio e Idea di Varvaglione 1921
- Gnocco fritto e Lambrusco di Sorbara Rito di Zucchi
- I taralli e il Prosecco Colfondo di Bele Casel
- Il gattò di patate e il Trebbiano d’Abruzzo Castello di Semivicoli di Masciarelli
- Il frico di patate e Sacrisassi bianco le Due Terre
- Cavatelli ai fagioli borlotti e Maschitano rosato di Musto Carmelitano
- Focaccia di Recco e L’Amiral di Maccario Dringenberg
- Pizza rustica napoletana e Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal
- Tortano napoletano e Pashkà di Casebianche
- Cacio, pepe e carciofi croccanti e Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale
- Fiadoni abruzzesi e Pecorino di Tiberio
- La zuppa di cozze del Giovedì Santo e il Piedirosso dei Campi Flegrei di Agnanum
- La pastiera e il fior d’arancio passito Alpianae di Vignalta
- Nepitelle calabresi e Greco di bianco passito di Cantine Lucà
- I crocchè senza panatura e il Brut contadino di Ciro Picariello
- Baccalà in cassuola e Piedirosso Colle Rotondella di Cantine Astroni
- Seppie e piselli e Vigna Lapillo rosato di Sorrentino
- Farinata di ceci e vermentino Solosole di Poggio al Tesoro
- Alici in tortiera e Greco di Tufo Torrefavale di Cantine dell’Angelo
- Carciofi in cassuola e Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di Cantine Matrone
- Sfogliatelle e Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata
- Bombette pugliesi panate ed Es di Gianfranco Fino
- Calamari ripieni e Vermentino di Gallura Clos di Atlantis
- Mezzi paccheri fave, guanciale e pecorino e Cerasuolo d’Abruzzo Giusi di Tenuta Terraviva
- Torta di rose e “Regina di felicità” di Cascina Baricchi
- Pastiera montorese e Aglianico Magis di Antico Castello
- Braciole ripiene al sugo e Aglianico del Taburno Vigna Cataratte di Fontanavecchia
- Ravioli capresi e Costa d’Amalfi Rosato di Tenuta San Francesco
- Spaghettoni burro e lievito di Riccardo Camanini e Chardonnay di Isole E Olena
- Pasta ricotta e ‘nduja e Cirò Rosato di Cataldo Calabretta