#IORESTOACASA: UNA RICETTA E UN VINO AL GIORNO 2-La ribollita di Burde

Pubblicato in: Coronavirus

di Adele Elisabetta Granieri

C’è chi leggerà il Decamerone e chi scriverà “Le mie prigioni”, noi abbiamo pensato di suggerirvi una ricetta e un vino al giorno, affinché la cucina, il buon cibo e il buon bere ci siano di conforto nel trascorrere qualche serata a casa. Le ricette saranno semplici, da realizzare con ingredienti facilmente reperibili andando a fare la spesa come previsto. Quanto al vino, saranno suggerimenti di massima, da sostituire con quello che avete già in casa, che trovate facendo la spesa ordinaria o che potete acquistare online.

 

Ribollita di Burde

Ingredienti (per 6): pane casalingo toscano raffermo 300gr, fagioli bianchi secchi 400 gr, due mazzo di cavolo nero, mezzo cavolo verza piccolo, tre mazzetti di bietola, 2 patate, 2 carote, 2 gambi di sedano, 2 cipolle, un cucchiaio di conserva di pomodoro, olio extravergine di oliva, sale, pepe, timo, (olio arrosto)

Procedimento

Lessate i fagioli in due litri di acqua fredda, passarli rimettendo la purea ottenuta nel brodo di cottura. In un’altra pentola fate insaporire in olio evo del pepolino, poi rosolate una cipolla rossa tritata con sedano e carota. Aggiungere acqua portare a ebollizione. A questo punto aggiungete un po’ carote e del sedano tagliati a cubetti, le bietole e i due tipi di cavolo lavati e tagliati a listarelle, le patate sbucciate e fatte a tocchi. Salate, pepate e fate cuocere col coperchio per alcuni minuti, quindi versate nella pentola tutto il brodo dei fagioli. Fate cuocere per circa un’ora. Quando tutte le verdure saranno ben cotte aggiungete ancora del pepolino (timo).

Ora se volete servite su pane tostato e avrete una minestra di pane, ma se volete fare Ribollita lasciate la pentola freddarsi piano piano coperta e fate riposare almeno per 24 ore in frigo e poi riscaldate e fate riprendere il bollore. Il riposo serve a far fermentare un po’ il cavolo nero e quello verza che perde pungenza e acquista dolcezza. Fa un po’ sorridere ribadire che si deve aspettare in tempi in grande popolarità delle fermentazioni come se i nostri nonni non lo avessero già fatto da sempre, senza scomodare il Kimchi.

Prendete un tegame di coccio che possa andare sul fuoco se lo avete aggiungete del fondo della teglia degli arrosti, sistemate le fette di pane raffermo alternandole con la broda. Sciolto il pane con una frusta servite con olio a crudo e se volete con cipolla rossa a fette.

Il vino

Chianti Classico Istine: un vino dai profumi di frutti di bosco e violetta, con delicati accenti balsamici e una soffusa speziatura, dal sorso fresco e slanciato.

  1. Pasta e Patate con Fiano di Avellino
  2. Ribollita e Chianti Istine
  3. Pizza in teglia e  Gragnano Ottouve
  4. Scammaro e Costa D’Amalfi rosato Tenuta San Francesco
  5. Polpo alla carbonara e “C” di Francesco Guccione
  6. Spaghetti con pomodoro grigliato e Colle Rotondella di Cantine Astroni
  7. Spaghettini con acqua di limone e provolone e Marenevedi Federico Graziani
  8. Pizza di scarole, Kai di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
  9. Spaghetti alla Puveriello e Fiorfiore di Roccafiore
  10. Carciofi ripieni e Lambrusco Spumante MC Rose di Cantina della Volta
  11. Carciofi ripieni di brodo di pollo e Lambrusco Spumante MC Rosé di Cantina della Volta
  12. Pancotto broccoli e fagioli e Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di Tenuta I Fauri
  13. Brioscia col tuppo e Banana pancakes
  14. Pasta allo scarpariello e Artus di Mustilli
  15. Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro
  16. Polpette alla napoletana e Ariapetrina di Masseria Felicia
  17. La gricia e Rosantico di Podere di Pomaio
  18. Pitoni messinesi e Vignammare di Barraco
  19. Uova in purgatorio e Idea di Varvaglione 1921
  20. Gnocco fritto e Lambrusco di Sorbara Rito di Zucchi
  21. I taralli e il Prosecco Colfondo di Bele Casel
  22. Il gattò di patate e il Trebbiano d’Abruzzo Castello di Semivicoli di Masciarelli
  23. Il frico di patate e Sacrisassi bianco le Due Terre
  24. Cavatelli ai fagioli borlotti e Maschitano rosato di Musto Carmelitano
  25. Focaccia di Recco e L’Amiral di Maccario Dringenberg
  26. Pizza rustica napoletana e Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal
  27. Tortano napoletano e Pashkà di Casebianche
  28. Cacio, pepe e carciofi croccanti e Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale
  29. Fiadoni abruzzesi e Pecorino di Tiberio
  30. La zuppa di cozze del Giovedì Santo e il Piedirosso dei Campi Flegrei di Agnanum
  31. La pastiera e il fior d’arancio passito Alpianae di Vignalta
  32. Nepitelle calabresi e Greco di bianco passito di Cantine Lucà
  33. I crocchè senza panatura e il Brut contadino di Ciro Picariello
  34. Baccalà in cassuola e Piedirosso Colle Rotondella di Cantine Astroni
  35. Seppie e piselli e Vigna Lapillo rosato di Sorrentino
  36. Farinata di ceci e vermentino Solosole di Poggio al Tesoro
  37. Alici in tortiera e Greco di Tufo Torrefavale di Cantine dell’Angelo
  38. Carciofi in cassuola e Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di Cantine Matrone
  39. Sfogliatelle e Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata
  40. Bombette pugliesi panate ed Es di Gianfranco Fino
  41. Calamari ripieni e Vermentino di Gallura Clos di Atlantis
  42. Mezzi paccheri fave, guanciale e pecorino e Cerasuolo d’Abruzzo Giusi di Tenuta Terraviva
  43. Torta di rose e “Regina di felicità” di Cascina Baricchi
  44. Pastiera montorese e Aglianico Magis di Antico Castello
  45. Braciole ripiene al sugo e Aglianico del Taburno Vigna Cataratte di Fontanavecchia
  46. Ravioli capresi e Costa d’Amalfi Rosato di Tenuta San Francesco
  47. Spaghettoni burro e lievito di Riccardo Camanini e Chardonnay di Isole E Olena
  48. Pasta ricotta e ‘nduja e Cirò Rosato di Cataldo Calabretta

Exit mobile version