#IORESTOACASA, UNA RICETTA E UN VINO AL GIORNO 15: Danubio salato e “Pietrafumante” di Casa Setaro

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Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro

Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro

di Adele Elisabetta Granieri

C’è chi leggerà il Decamerone e chi scriverà “Le mie prigioni”, noi abbiamo pensato di suggerirvi una ricetta e un vino al giorno, affinché la cucina, il buon cibo e il buon bere ci siano di conforto nel trascorrere qualche serata a casa. Le ricette saranno semplici, da realizzare con ingredienti facilmente reperibili andando a fare la spesa come previsto. Quanto al vino, saranno suggerimenti di massima, da sostituire con quello che avete già in casa, che trovate facendo la spesa ordinaria o che potete acquistare online.

Il danubio è uno dei rustici più famosi della cucina partenopea: soffici palline di pasta brioche ripiene di prosciutto e formaggio, da staccare rigorosamente con le mani. L’origine di questa ricetta è legata a due leggende: la prima attribuisce la nascita del danubio alla zia austriaca del celebre pasticcere napoletano Scaturchio, l’altra rimanda all’epoca dei Borbone con il matrimonio tra Ferdinando I e Maria Carolina d’Asburgo Lorena e le influenze culinarie dei cuochi viennesi. Per l’abbinamento ho scelto “Pietrafumante” di Casa Setaro: un ottimo metodo classico dell’area vesuviana da uve Caprettone.

Danubio

Per la Pasta Brioche:

350 gr di farina manitoba
250 gr di farina 00
250 ml di latte
50 ml di olio di oliva
1 uovo
50 gr di miele
20 gr di lievito di birra freso
8 gr di sale

Per la farcitura:

150 gr di prosciutto cotto
150 gr di formaggio (emmental, fontina o scamorza)

Per spennellare:

1 tuorlo d’uovo
latte

Procedimento

Setacciate in una ciotola le due farine, aggiungete il sale e mescolate, poi aggiungete il miele, l’uovo leggermente sbattuto e l’olio.

Iniziate a lavorare un po’ gli ingredienti, quindi unite il latte in cui avrete sciolto il lievito di birra, continuate quindi la lavorazione, utilizzando una impastatrice planetaria (o energicamente a mano) fin quando l’impasto non sarà morbido ed elastico (se utilizzate la planetaria vedrete che l’impasto si incorda al gancio).

Trasferite l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata, modellatelo in una palla e sistematelo in una ciotola a lievitare, coprendolo con la pellicola per alimenti, nel forno spento con la luce accesa e lasciatelo lievitare per 3-4 ore o comunque fino al raddoppio.

Tagliate a pezzetti prosciutto cotto e formaggio, traferite l’impasto lievitato su una spianatoia, staccatene dei pezzetti, schiacciateli formando dei dischi e mettete un po’ di farcitura di prosciutto e formaggio all’interno dei dischi di pasta, poi chiudeteli formando delle palline. Sistemate le palline in uno stampo rivestito di carta forno, partendo dal centro e procedendo verso l’esterno. Fate lievitare nuovamente il danubio in forno spento con la luca accesa per 30-40 minuti, dovrà di nuovo raddoppiare di volume. Spennellate la superficie del danubio con il tuorlo d’uovo sbattuto con il latte, quindi infornate in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti circa, verificando la cottura: dovrà dorarsi ma non seccarsi troppo. Sfornate il danubio e fatelo intiepidire.

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Vino
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Caprettone Spumante Metodo Classico Brut “Pietrafumante”, Casa Setaro : un metodo classico da uve Caprettone che profuma di agrumi e fiori di ginestra, con delicati richiami di pan brioche e nocciola e una soffusa nota di fondo di pietra focaia. Uno spumante cremoso, che si caratterizza per mineralità e freschezza.

  1. Pasta e Patate con Fiano di Avellino
  2. Ribollita e Chianti Istine
  3. Pizza in teglia e  Gragnano Ottouve
  4. Scammaro e Costa D’Amalfi rosato Tenuta San Francesco
  5. Polpo alla carbonara e “C” di Francesco Guccione
  6. Spaghetti con pomodoro grigliato e Colle Rotondella di Cantine Astroni
  7. Spaghettini con acqua di limone e provolone e Marenevedi Federico Graziani
  8. Pizza di scarole, Kai di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
  9. Spaghetti alla Puveriello e Fiorfiore di Roccafiore
  10. Carciofi ripieni e Lambrusco Spumante MC Rose di Cantina della Volta
  11. Carciofi ripieni di brodo di pollo e Lambrusco Spumante MC Rosé di Cantina della Volta
  12. Pancotto broccoli e fagioli e Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di Tenuta I Fauri
  13. Brioscia col tuppo e Banana pancakes
  14. Pasta allo scarpariello e Artus di Mustilli
  15. Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro
  16. Polpette alla napoletana e Ariapetrina di Masseria Felicia
  17. La gricia e Rosantico di Podere di Pomaio
  18. Pitoni messinesi e Vignammare di Barraco
  19. Uova in purgatorio e Idea di Varvaglione 1921
  20. Gnocco fritto e Lambrusco di Sorbara Rito di Zucchi
  21. I taralli e il Prosecco Colfondo di Bele Casel
  22. Il gattò di patate e il Trebbiano d’Abruzzo Castello di Semivicoli di Masciarelli
  23. Il frico di patate e Sacrisassi bianco le Due Terre
  24. Cavatelli ai fagioli borlotti e Maschitano rosato di Musto Carmelitano
  25. Focaccia di Recco e L’Amiral di Maccario Dringenberg
  26. Pizza rustica napoletana e Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal
  27. Tortano napoletano e Pashkà di Casebianche
  28. Cacio, pepe e carciofi croccanti e Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale
  29. Fiadoni abruzzesi e Pecorino di Tiberio
  30. La zuppa di cozze del Giovedì Santo e il Piedirosso dei Campi Flegrei di Agnanum
  31. La pastiera e il fior d’arancio passito Alpianae di Vignalta
  32. Nepitelle calabresi e Greco di bianco passito di Cantine Lucà
  33. I crocchè senza panatura e il Brut contadino di Ciro Picariello
  34. Baccalà in cassuola e Piedirosso Colle Rotondella di Cantine Astroni
  35. Seppie e piselli e Vigna Lapillo rosato di Sorrentino
  36. Farinata di ceci e vermentino Solosole di Poggio al Tesoro
  37. Alici in tortiera e Greco di Tufo Torrefavale di Cantine dell’Angelo
  38. Carciofi in cassuola e Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di Cantine Matrone
  39. Sfogliatelle e Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata
  40. Bombette pugliesi panate ed Es di Gianfranco Fino
  41. Calamari ripieni e Vermentino di Gallura Clos di Atlantis
  42. Mezzi paccheri fave, guanciale e pecorino e Cerasuolo d’Abruzzo Giusi di Tenuta Terraviva
  43. Torta di rose e “Regina di felicità” di Cascina Baricchi
  44. Pastiera montorese e Aglianico Magis di Antico Castello
  45. Braciole ripiene al sugo e Aglianico del Taburno Vigna Cataratte di Fontanavecchia
  46. Ravioli capresi e Costa d’Amalfi Rosato di Tenuta San Francesco
  47. Spaghettoni burro e lievito di Riccardo Camanini e Chardonnay di Isole E Olena
  48. Pasta ricotta e ‘nduja e Cirò Rosato di Cataldo Calabretta

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