di Adele Elisabetta Granieri
C’è chi leggerà il Decamerone e chi scriverà “Le mie prigioni”, noi abbiamo pensato di suggerirvi una ricetta e un vino al giorno, affinché la cucina, il buon cibo e il buon bere ci siano di conforto nel trascorrere qualche serata a casa. Le ricette saranno semplici, da realizzare con ingredienti facilmente reperibili andando a fare la spesa come previsto. Quanto al vino, saranno suggerimenti di massima, da sostituire con quello che avete già in casa, che trovate facendo la spesa ordinaria o che potete acquistare online.
Una ricetta facilmente replicabile a casa quelle dei “Carciofi ripieni di brodo di pollo” di Pietro Penna, chef del ristorante “Casamatta” di Vinilia Wine Resort. Un piatto che unisce un ingrediente stagionale, il carciofo, con qualche avanzo della dispensa e il brodo di pollo. Ho scelto di abbinare il delizioso Lambrusco di Sorbara di Cantina della Volta.
Carciofi ripieni e brodo di pollo di Pietro Penna
Per il brodo di pollo
Foglie esterne di cinque carciofi
200 g di coscia di pollo o solo carcasse
100 g carote
100 g sedano
5 granelli di pepe
1 foglia di alloro
30 g foglie di prezzemolo
3 litri acqua fredda
Procedimento
Unire tutti gli ingredienti e mettere sul fuoco molto basso per 2 ore facendo maturare un brodo ben profumato e saporito.
Salare solo alla fine
Per i carciofi
5 carciofi francesina
30 g pomodoro secco tritato rinvenuto in acqua
100 g cipolla tritata
1 spicchio d’aglio
10 gambi di prezzemolo tritati
100 g pecorino stagionato
100 g pane raffermo grattugiato grossolanamente
Olio 50 g
Vino bianco qb
Pulire i carciofi lasciando il gambo abbastanza lungo, stufarli con olio, cipolla, pomodoro, aglio, gambi di prezzemolo, bagnando con il vino bianco e portandoli a cottura aiutandosi con il brodo. A cottura ultimata tirare via i carciofi, tagliare il gambo a dadini e rimetterlo nel fondo ove hanno cotto i carciofi, aggiungere il pane e continuare a tostare il tutto. Tirare via dal fuoco e mantecare con il pecorino e farcire i carciofi.
Gratinare per qualche minuto al forno con temperatura alta
Servire nel piatto fondo con un mestolo di brodo di pollo
A chi piacesse può inserire nel brodo di pollo qualche goccia di distillato : cognac, armagnac, brendy.
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Vino
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Lambrusco Spumante Metodo Classico Rosé Brut, Cantina della Volta: un metodo classico di Lambrusco di Sorbara che sorprende per eleganza. I profumi di ribes, gelso nero e scorza d’arancia si fondono ai ricordi di rosa e lavanda e ai delicati accenni mentolati e si sublimano in un sorso succoso e dissetante, con un perlage fine e persistente.
- Pasta e Patate con Fiano di Avellino
- Ribollita e Chianti Istine
- Pizza in teglia e Gragnano Ottouve
- Scammaro e Costa D’Amalfi rosato Tenuta San Francesco
- Polpo alla carbonara e “C” di Francesco Guccione
- Spaghetti con pomodoro grigliato e Colle Rotondella di Cantine Astroni
- Spaghettini con acqua di limone e provolone e Marenevedi Federico Graziani
- Pizza di scarole, Kai di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
- Spaghetti alla Puveriello e Fiorfiore di Roccafiore
- Carciofi ripieni e Lambrusco Spumante MC Rose di Cantina della Volta
- Carciofi ripieni di brodo di pollo e Lambrusco Spumante MC Rosé di Cantina della Volta
- Pancotto broccoli e fagioli e Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di Tenuta I Fauri
- Brioscia col tuppo e Banana pancakes
- Pasta allo scarpariello e Artus di Mustilli
- Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro
- Polpette alla napoletana e Ariapetrina di Masseria Felicia
- La gricia e Rosantico di Podere di Pomaio
- Pitoni messinesi e Vignammare di Barraco
- Uova in purgatorio e Idea di Varvaglione 1921
- Gnocco fritto e Lambrusco di Sorbara Rito di Zucchi
- I taralli e il Prosecco Colfondo di Bele Casel
- Il gattò di patate e il Trebbiano d’Abruzzo Castello di Semivicoli di Masciarelli
- Il frico di patate e Sacrisassi bianco le Due Terre
- Cavatelli ai fagioli borlotti e Maschitano rosato di Musto Carmelitano
- Focaccia di Recco e L’Amiral di Maccario Dringenberg
- Pizza rustica napoletana e Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal
- Tortano napoletano e Pashkà di Casebianche
- Cacio, pepe e carciofi croccanti e Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale
- Fiadoni abruzzesi e Pecorino di Tiberio
- La zuppa di cozze del Giovedì Santo e il Piedirosso dei Campi Flegrei di Agnanum
- La pastiera e il fior d’arancio passito Alpianae di Vignalta
- Nepitelle calabresi e Greco di bianco passito di Cantine Lucà
- I crocchè senza panatura e il Brut contadino di Ciro Picariello
- Baccalà in cassuola e Piedirosso Colle Rotondella di Cantine Astroni
- Seppie e piselli e Vigna Lapillo rosato di Sorrentino
- Farinata di ceci e vermentino Solosole di Poggio al Tesoro
- Alici in tortiera e Greco di Tufo Torrefavale di Cantine dell’Angelo
- Carciofi in cassuola e Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di Cantine Matrone
- Sfogliatelle e Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata
- Bombette pugliesi panate ed Es di Gianfranco Fino
- Calamari ripieni e Vermentino di Gallura Clos di Atlantis
- Mezzi paccheri fave, guanciale e pecorino e Cerasuolo d’Abruzzo Giusi di Tenuta Terraviva
- Torta di rose e “Regina di felicità” di Cascina Baricchi
- Pastiera montorese e Aglianico Magis di Antico Castello
- Braciole ripiene al sugo e Aglianico del Taburno Vigna Cataratte di Fontanavecchia
- Ravioli capresi e Costa d’Amalfi Rosato di Tenuta San Francesco
- Spaghettoni burro e lievito di Riccardo Camanini e Chardonnay di Isole E Olena
- Pasta ricotta e ‘nduja e Cirò Rosato di Cataldo Calabretta