di Andrea Petrini
La Villa di Geggiano, di proprietà della famiglia Bianchi Bandinelli dal 1527, si trova a circa 6 km da Siena e, dal punto di vista vitivinicolo, si trova in pieno Chianti Classico, tra i vigneti del comune di Castelnuovo Berardenga. La struttura, che in origine consisteva in un casale con due torri, deve il suo aspetto maestoso oggi grazie a radicali rifacimenti e restauri effettuati tra il 1780 ed il 1790 e da allora, grazie anche ad una disposizione testamentaria di Giulio Ranuccio Bianchi Bandinelli che vietava la possibilità di porre in essere modifiche, la villa è rimasta sempre la stessa, compresi gli eleganti arredi e decorazioni settecentesche in stile “veneziano rustico” con motivi ornamentali tratti dalle Carte di Francia e dalle stoffe Toile de Jouy che rivestono le pareti di alcune sale.
La Villa di Geggiano (utilizzata da Bernardo Bertolucci come set del film “Io ballo da sola”), dichiarata Monumento Nazionale nel 1976, è anche una apprezzata azienda agricola le cui origini risalgono al 1725 quando Niccolò Bandinelli, che da anni produceva vino nelle cantine della Villa, iniziò ad esportare in Gran Bretagna. Oggi, i fratelli Andrea e Alessandro Boscu Bianchi Bandinelli, e il socio Malcolm Caplan, seguono i principi dell’agricoltura biologica nella gestione dei circa 50 ettari di vigneto dai quali, ogni anni si producono circa 40.000 bottiglie.
Pochi giorni fa, durante un press tour a Castelnuovo Berardenga, ho potuto degustare il Chianti Classico Riserva 2007 di Villa di Geggiano che mi è piaciuto talmente tanto che ad Andrea Boscu Bianchi Bandinelli ho chiaramente detto che avrebbe trovato la recensione all’interno di InvecchiatIGP.
Questo Chianti Classico Riserva, blend di sangiovese (95%) e cabernet sauvignon (5%), dal punto di vista organolettico rappresenta l’esempio di lampante di come un vino possa assomigliare a chi lo produce. Dal punto di vista aromatico il vino vanta un corredo olfattivo molto raffinato ed austero, accomodato su sensazioni di piccole bacche scure, fiori rossi secchi, macchia mediterranea, cuoio, tabacco da pipa, sandalo ed humus. Al sorso è ancora assolutamente integro, in equilibrio, un raro vestito da sera che ammalia con gentilezza tannica e freschezza minerale. Coerente nei rimandi olfattivi di legni antichi e cuoio. Un Chianti Classico Riserva che dimostra come il tempo sia solo un buon amico per i grandi vini italiani.
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