di Andrea Petrini
Mi ricordo, quando anni fa ero titolare dell’Enoclub Roma, che quando si organizzava una degustazione sul Verdicchio di Matelica, a titolo di esempio rappresentativo del territorio, uno dei primi vini che inserivo in batteria era il “Vigneto di Fogliano” prodotto da Bisci.
L’azienda agricola, che ho sempre stimato per la serietà e la costanza qualitativa, è il frutto del lavoro dei Fratelli Giuseppe e Pierino Bisci che nel 1972 acquistarono una proprietà di circa 25 ettari e la trasformano in uno dei fari qualitativi per il vino del territorio. Oggi Mauro e Tito, figli di Giuseppe, ne hanno preso le redini. La proprietà è situata tra le province di Macerata e di Ancona, conta una superficie di circa 25 ettari, di cui circa 18 ettari coltivati a Verdicchio e poco più di 2 ettari a Sangiovese e Merlot, tutti ubicati in collina ad altitudine variabile tra i 320 ed i 370 metri s.l.m., e coltivati secondo i dettami del regime biologico.
Durante l’ultimo press tour in terra matelicese, ho avuto la fortuna di partecipare ad una verticale storica del Verdicchio di Matelica “Vigneto Fogliano”, vero e proprio Cru, che Bisci produce solo nelle migliori annate attraverso una vinificazione in cemento vetrificato a cui segue un affinamento per 15 mesi, sempre in cemento, più almeno altri 4 mesi di bottiglia prima che il vino esca sul mercato.
Tra tutti i vini degustati, quello che mi ha entusiasmato di più, tanto da proporlo per InvecchiatIGP, è il Verdicchio di Matelica “Vigneto di Fogliano” 2011.
L’annata, secondo quando riportato dallo stesso produttore, è stata ottimale fino a tutto luglio. Agosto è stato molto caldo e ventoso mentre a settembre e durante la vendemmia è stato buono. Nonostante non si siano state importanti escursioni termiche giorno/notte le uve erano molto sane grazie al clima asciutto. La produttività è stata molto bassa soprattutto per quello che riguarda il rapporto grappoli mosto.
Fatte queste opportune premesse tecniche, posso dire, anche a nome di altri colleghi intervenuti durante lal verticale, che la 2011 a Matelica, in generale, stupisce per eleganza ed equilibrio. Prova ne è questo buonissimo Vigneto di Fogliano che in maniera ampia e sinuosa regala intensi aromi floreali di acacia, ginestra, mimosa, a cui seguono tocchi di frutta gialla croccante. Un tocco erbaceo e lampi lontani di alga marina vanno a completare il quadro olfattivo. Al sorso è giovane e gioviale, intenso, e dalla trama acido-sapida di grande serbevolezza. Finale vibrante con richiami all’agrume e al salgemma. Sicuri abbia 10 anni? Grande annata!!!
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