
di Margherita Siani
Per tutta la giornata di ieri, Cristian e Tomas hanno rimesso in sesto la trattoria incendiata da ignoti. Per fortuna la rabbia è stata superiore ai danni e dopo una prima verifica si pensa di riaprire presto, quasi subito.
Quello che una volta era un ristorantino, con una cucina tipica, familiare, rinomata, da qualche tempo era chiuso per scelta dei proprietari. I due fratelli, hanno voluto rilevarlo, rimetterlo a nuovo e fare qui una loro trattoria, più popolare del loro Arbustico, proponendo una cucina tipica, con una caratteristica: ottima qualità dei prodotti unita all’estro dello chef. Un progetto che il fuoco di una notte non ferma.

Cosa immaginavate di trovare quando vi hanno avvertito dell’incendio?
«Quando ci ha chiamato la signora che abita sopra alla trattoria, erano le 3 di notte, siamo corsi immaginando il peggio. Abbiamo provato rabbia nel vedere i danni, ma ci siamo messi subito al lavoro per sistemare ogni cosa».
Che idea vi siete fatti sull’accaduto?
«Qui non c’è delinquenza, nessuno ci ha mai detto nulla».
Ve lo sareste mai aspettato?
«No, no, non ce lo saremmo mai aspettati. Siamo abituati a parlare in faccia, a dire le cose che pensiamo direttamente e non a nasconderci dietro a gesti così vili. Ma, evidentemente, non tutti la pensano così».
Un fuoco non fermerà il vostro progetto?
«No, ci sarà solo un rinvio di qualche giorno. Speriamo di rimettere tutto a nuovo entro poco, pochissimo. Inaugurazione solo rinviata».
A quando?
«Non appena finiremo di pulire e ritinteggiare: fine settimana oppure, al massimo, la prossima».
Cosa si mangerà?
«Volevamo una vera e propria trattoria, con i sapori antichi, i gusti di una volta, della tradizione. Ce l’hanno chiesto tanti clienti e, visto che c’era questo locale che aveva chiuso, ma che è storico per il territorio, abbiamo pensato di realizzarla qui. Lo abbiamo rilevato e una quindicina di giorni fa abbiamo iniziato l’allestimento».
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