Come ben sappiamo, il tema non è la quantità, o per lo meno non solo la quantità, ma la qualità dei prodotti. Nei paesi anglosassoni, soprattutto nelle catene multinazionali, le pizze sono talmente piene di roba da superare il fabbisogno calorico giornaliero mentre difficilmente una pizza italiana supera le 750 calorie (anche sa da noi purtroppo si inizia ad abbondare di latticini). La marinara difficlmente supera le 500 calorie.
Purtroppo questa cultura vede il cibo alla stessa stregua della benzina nelle auto, non considera lo stile di vita che deve accompagnare il cibo e soprattutto la convivialità a tavola.
Un falso problema dunque, di una cultura che si affida troppo agli algoritmi che poi porta alla teoria del gregge con gli effetti che abbiamo visto.
Ridurre le porzioni è giusto, si può benissimo, molto più semplicemente, prendere una pizza in due. Che ne dite?