di Virginia Di Falco
La notte tra il 23 e il 24 giugno è una notte magica. Nell’attesa della festa di san Giovanni la tradizione religiosa inevitabilmente si fonda con i riti propiziatori che salutano l’arrivo dell’estate, ad esempio con l’acqua purificatrice nella quale si tengono insieme fiori ed erbe aromatiche come la lavanda e la camomilla, la malva, il rosmarino, i fiori di iperico, la menta, i papaveri, e qualche petalo di rosa. Ma anche con la raccolta delle noci, il cui mallo serve per preparare il nocino.
In Emilia, soprattutto nella provincia di Parma (ma paesini e borghi al confine con Reggio Emilia non sono da meno) si aspetta San Giovanni con la Tortellata, una festa popolare che incarna alla perfezione la concretezza gioiosa di questa terra. Va bene, allora, l’acqua e la rugiada. Ma qui per festeggiare si bada anche al sodo e si preparano i tortelli alle erbette, tipici della gastronomia parmigiana.
La Tortellata si richiama ai fasti dell’antico Ducato di Parma, e ogni anno non c’è paese o borgo di campagna che non organizzi una festa in onore di questa tipica pasta ripiena della tradizione emiliana, fatta in casa, condita semplicemente (si fa per dire) con burro e parmigiano. Protagoniste assolute le “rezdore” che tramandano manualità e sapienza alle nuove generazioni.
Un’occasione di autentica festa popolare: grandi tavolate, tanta musica e tanto vino, con dei piccoli menu che tengono insieme le specialità locali, dal parmigiano alla mortadella, dall’erbazzone alla zuppa inglese.
Quest’anno abbiamo provato la Tortellata del circolo Bellarosa ad Albinea, in provincia di Reggio Emilia. Tanti tavoli apparecchiati al tramonto, un servizio partecipato e appassionato che ricorda quelli gloriosi delle feste dell’Unità (qui, ogni anno, si continua ad organizzare la giornata della ‘pastasciutta antifascista’), con un’atmosfera di grande convivialità che per qualche ora lascia sullo sfondo l’orrore della cronaca di una guerra sempre più incomprensibile.
Il piatto di tortelli, alle erbette e alla zucca è abbondante e di gran soddisfazione: pasta tenace e saporita, ripieno morbido e goloso. Si brinda con il lambrusco o la spergola e si chiude in dolcezza con una coppetta di zuppa inglese.
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