Vista 5/5. Naso 26/30. Palato 27/30. Non Omologazione 33/35
Luigi Rapuano dominava il tempo sino a farne il suo asso nella manica. Forse perché non ne ha avuto molto: scomparso nel 2007 a soli 28 anni lascia agli appassionati uno dei più grandi capolavori mai concepito con l’Aglianico, Impeto. Lo incrociavo, dopo averlo provato la prima volta in cantina insieme a Pasquale Carlo, ora qui ora lì e gli chiedevo della data in cui quel prdootto di alto artigianale sarebbe diventato merce. Più in là, più in là.
Eppure era il 2001, la sua prima uscita. L’abbiamo riprovato, terso e buonissimo, nella spettacolare verticalre organizzata al Veritas dalla sorella Giusy che ha preso il timone aziendale e da Maurizio De Simone, il Maradona degli enologi campani, genio e irrequietezza. Una cavalcata fantastica che ha rovesciato il tempo, l’ennesima dimostrazione di come l’Aglianico abbia bisogno di almeno cinque, sei anni, prima di essere stappato. A meno che non sia stato insozzato con il merlot e seppellito nel legno canforato. Quel giovane enologo aveva già capito tutto prima ancora di cominciare, complici i consigli di Maurizio, ed il risultato era tutto nei bicchieri schierati come le statuette cinesi nella bella sala del ristorante napoletano a corso Vittorio Emanuele. Poche aziende potrebbero fare lo stesso: grandi premesse per la 2010, ancora in botte, buona e matura la 2008, in commercio dall’anno prossimo, fantastica, a nostro parere, la 2005, ormai esaurita, per l’eleganza dei profumi, amarena spaccata e croccante, la finezza e la dinamicità del palazzo, un Aglianico assolutamente perfetto e di gran classe. Il miracolo del vite è la rinascita, quello del vino sincero è la sfida al tempo, possibile solo quando ci sono solidi presupposti. E questa azienda contadina, il papà e il nonno ancora in vigna, ha tutti quelli necessari per essere amata e seguita da chi davvero capisce di vino.
Torre del Pagus, sede a Paupisi. Via Cirasiello, 20-21 Tel. e fax 0824.886084 Ettari: 12 di proprietà www.torredelpagus.it Enologo Maurizio De Simone Bottiglie prodotte 56.000 Uve: aglianico e falanghina
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