Ilvio Diamanti oggi su Repubblica si dedica al grande favore che Striscia la Notizia ha fatto a Masterchef.
Non è una novità se vi dico che Masterchef sta facendo più danni alla cucina italiana dell’avvento delle patatine fritte industriali.
Questo è il motivo per cui lasciamo volentieri ad altri incerca di sponsor direttee live blog.
Non rifugiamo per principio dal porno, ma non riusciamo ad andare oltre quello soft. Non fosse altro perché il non visto è sempre più eccitante di quello che si vede.
Ieri durante una discussione in redazione alla fine si è convenuto che tra Striscia e Masterchef in realtà fosse solo un gioco delle parti.
Ed ecco cosa scrive oggi Ilvo Diamanti, sempre lucido, su questa storia.
Nonostante tutto, MasterChef ha fatto il botto. Nonostante? C’è davvero da chiedersi, visto il risultato, se la spiata di Striscia abbia davvero danneggiato l’epilogo della “Guerra dei cuochi”, in onda da dicembre. Oppure, al contrario, se non l’abbia sostenuto. Favorito. Facendo da cassa di risonanza. E, in fondo, alimentando la curiosità. Di chi, comunque, non si fida delle incursioni e delle rivelazioni di Striscia. Di chi, di fronte agli scoop del programma satirico di Antonio Ricci, pensa sempre a una burla. La burla della burla. Prendersi gioco di un reality registrato da mesi, anticipandone l’esito. Per prendersi gioco di chi avrebbe creduto a rivelazioni, che si sarebbero rivelate, invece, false e inventate.
E se la spiata di Striscia era – e si è confermata – giusta, il prodotto non cambia. Perché l’attenzione sulla puntata finale del reality show, dedicato agli aspiranti cuochi, è montata negli ultimi giorni.
Per questo la spiata di Striscia, l’imboscata di Ricci riflettono lo spirito, rispettano le regole: del gioco. Senza regole. Dove l’importante, per chi concorre, è vincere. Mentre, per chi guarda, per gli spettatori, l’importante è la lotta. Cioè: “come” si vince- oppure si perde. Perché l’epica della sconfitta – e degli sconfitti – è, talora, altrettanto e anzi: più suggestiva. E se per vincere si usano mezzi sleali, chissenefrega? Anzi: meglio. Non si fa così anche in politica? Nello sport? Almeno, nel football? Non si fa così anche nello spettacolo? Non è anche questo spettacolo? Non è proprio questo lo spettacolo? Non ha fatto così anche Striscia, trasferendo la “lotta” oltre i confini del talent show? Trasformandola in “lotta dura” fra reti, programmi, autori? E se, alla fine e finalmente, MasterChef ha vinto la “guerra dell’auditel”, non è anche grazie a Striscia?
Il gregge va dove indicano i pastori. E quando ha imparato la strada, bastano i cani.
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