di Simona Paparatto
Aspettative confermate quelle sulla quarantacinquesima edizione della Fiera dei vini del Piemonte, Vinum svoltasi ad Alba, dal 22 al 25 aprile e dal 29 aprile al 1° maggio 2023, promossa ed organizzata “dall’Ente Fiera di Alba, in collaborazione con il Comune di Alba e la Giostra delle Cento Torri, con il patrocinio di Enit (Agenzia Nazionale del Turismo), il supporto del Consorzio Piemonte Land of Wine, della Regione Piemonte, della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, della Camera di Commercio di Cuneo, di Banca d’Alba e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato ed in collaborazione con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.
Importante vetrina internazionale, Vinum è da anni imperdibile occasione per appassionati e non, di sorseggiare i più grandi vini del Piemonte, passeggiando per le stradine ed i vicoletti del centro storico dell’antica città in provincia di Cuneo, ammirandone gli splendidi palazzi d’epoca (Le Torri e la Casa Comunale), i luoghi d’arte e le chiese, come l’imponente Cattedrale di San Lorenzo e la Chiesa della Maddalena (per citarne due), non mancando di visitare Alba Sotterranea e di passare davanti a Casa Fenoglio, noto scrittore e drammaturgo, nato proprio qui, un secolo fa.
Banchi d’assaggio sono stati allestiti nelle principali piazze storiche: Piazza Rossetti, Piazza San Paolo, Piazza Bubbio, Piazza Medford, Cortile della Maddalena, in cui è stato possibile degustare ogni tipologia di vino del territorio: dai Dolcetto alle Barbera, dal Moscato al Roero, fino ai distillati ed ai vermouth, passando naturalmente per i grandi Barolo e Barbaresco, con 400 produttori partecipanti ed oltre 700 etichette in tasting.
Alba è una caratteristica e pittoresca città tra Asti e Cuneo che, insieme a Roero e Monferrato, è parte integrante delle Langhe, “culla del vino” per antonomasia, divenute Patrimonio UNESCO (2014). Vino, ma anche gastronomia, arte e cultura, rappresentano forti attrattive per i turisti provenienti dalle più disparate parti del mondo: il grande evento Vinum, dal timbro indubbiamente giovane (delle 160 mila degustazioni vendute, oltre il 60% è stato acquistato da ragazzi di età compresa tra 18 e 35 anni), ha visto la partecipazione di enoappassionati da ben 22 paesi del mondo, oltre a tutte le regioni d’Italia, con i primi biglietti acquistati on line in Texas ed un‘affluenza superiore del 10% rispetto a quella della scorsa edizione.
La conferenza VoxVinum, sul bere consapevole, ha aperto la manifestazione. Le migliaia di persone intervenute agli eventi degustativi del primo fine settimana, hanno potuto assaggiare i vini di Medford (Oregon) città gemella di Alba e nel secondo weekend, quelli della Valle d’Aosta, oltre ad una selezione di etichette dal Mondo, a cura di GoWine. In tutte le giornate di Vinum, lo Street Food di Langa, ha fatto da gustosissimo sostegno ai calici di nettare piemontese, nei diversi borghi della città: risotto al Barolo, Bagasse (pane fritto) con lardo o salame cotto,
la goduriosa tartare di Fassona battuta al coltello, gli agnolotti, bonet e pesche ripiene, sono solo alcune delle prelibatezze firmate “Piemonte”! Oltre ai banchi d’assaggio, peraltro tutti facilmente raggiungibili facendo quattro passi, i numerosi eventi dedicati hanno dato il valore aggiunto alla kermesse. La food & wine esperience Vinum in Cantina, ha offerto la possibilità di visitare importanti cantine del territorio, selezionate da diversi chef, che hanno saputo deliziare i palati dei partecipanti con speciali preparazioni, in abbinamento ai vini degustati.
Vinum Bimbi, un progetto organizzato dall’associazione Sinergia Outdoor, concepito per i più piccoli, per avvicinarli al territorio ed ai suoi prodotti, attraverso spettacoli di circo-teatro, giocattoli in legno, una splendida giostra a carosello e letture animate curate dalla Biblioteca Civica.
Le masterclass VinumLab a cura di AIS Piemonte, si sono rivelate piacevoli e davvero interessanti, come quella sulla Barbera (vitigno autoctono piemontese molto versatile, famoso ed apprezzato già dall’Ottocento), con la sua “identità profonda tra Astigiano e Monferrato”, nella parte sud della regione, la cui produzione odierna è di alta qualità, con basse rese in vigna, riduzione della potatura verde per “alleggerire” il grado alcolico e regalare maggior bevibilità, anche in vista del cambiamento climatico. Protagoniste sono state quattro Barbera d’Asti delle quali due Nizza DOCG (Barbera d’Asti DOCG Cascina Castlèt, Sei Vigne Insinthesis 2016 Viticoltori Associati Vinchio – Vaglio Serra, Nizza DOCG 2020 Barbera Cantina Sociale Sei Castelli e Nizza Riserva DOCG 2016 Generala di Bersano), con un impatto sempre molto fresco, per la spiccata acidità, che ne smorza la sensazione alcolica. Sapidità, rotondità, concentrazione ed una grande ricchezza di gusto sono le altre caratteristiche di questi vini, che abbiamo degustato in abbinamento al Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP, con crema di cime di rapa, e salsiccia di Bra: un gustoso e delicato piatto eseguito dallo chef Fulvio Siccardi, davanti alla deliziata platea.
Sette sono stati i laboratori di degustazione sui formaggi, guidati da assaggiatori ONAF e sommelier AIS. Ad ogni incontro sono stati proposti due vini piemontesi in abbinamento a grandi formaggi DOP molli, erborinati o a pasta dura, questi ultimi: Bitto DOP (latte vaccino Valli Bergamasche), Bra duro DOP (latte vaccino, provincia di Cuneo) stagionato 3 anni, Fontina DOP d’alpeggio (latte vaccino, Valle d’Aosta), Ossolano DOP (latte vaccino, Piemonte), Castelmagno DOP d’alpeggio (latte vaccino, Piemonte), assaggiati da me insieme al Langhe DOC Riesling 2021 di Chionetti e al Dolcetto di Dogliani DOCG 2018 Superiore San Bernardo di Anna Maria Abbona. Attraverso le indicazioni dei relatori (dettagliate, ma con linguaggio semplice e comprensibile anche per i non addetti ai lavori), sono stati individuati i migliori assaggi.
Vinum a Tavola è nato per iniziativa del Comune di Roddi, insieme a Ente Fiera di Alba e Piemonte Land of Wine: cinque serate dedicate all’alta cucina, con 80 etichette delle principali DOC e DOCG del Piemonte servite al calice. La particolarità di queste cene è che ogni commensale ha potuto scegliere il vino o i vini da abbinare ai piatti proposti, con l’aiuto di sommelier AIS, potendo degustare anche più vini per singolo piatto. Gli chef ad una Stella Michelin, Raffaele Lenzi del ristorante Al Lago di Torino, Davide Palluda del ristorante All’Enoteca di Canale, Luigi Taglienti del ristorante IO di Piacenza, Paolo Griffa del Caffè Nazionale di Aosta e chef Michele Minchillo del Vitium di Crema (del quale ho potuto assaporare i piatti gourmet, ed a cui dedicherò uno spazio a parte), si sono alternati, dando dimostrazione della propria arte culinaria, nella suggestiva cornice del Castello di Roddi, che con le sue cucine rinnovate ed altamente funzionali (con 7 postazioni in acciaio, completamente attrezzate), è stata sede anche dei Corsi di cucina teorico-pratici sui piatti della tradizione piemontese, guidati altresì, da chef di rilievo.
Bilancio certamente positivo, dunque, per Vinum, che dà a tutti appuntamento al prossimo anno, con la quarantaseiesima edizione ancor più ricca di incontri, eventi e novità da non perdere, per conoscere e condividere le eccellenze enogastronomiche di questo magnifico e variegato territorio!
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