di Simona Maria Rosaria Quirino
Ettari vitati: 10
Enologo: Angelo Fiore
Agronomo: Vincenzo Scola
Allevamento: a spalliera
Composizione chimico-fisica del terreno: vulcanico-sabbioso
Esposizione vigne: sud
Epoca di impianto delle vigne: 2002
Altezza media: 200 metri sul livello del mare
Lavorazione del terreno: manuale
Concimi: biologici
Lieviti: selezionati
Mercati di riferimento: nazionale e internazionale
Bottiglie totali prodotte: 60 000
Percentuale di uve acquistate: 50%
Uve coltivate: Piedirosso, Aglianico, Coda di volpe, Falangina
La storia
La storia della famiglia Sannino è una storia che attraversa tre generazioni. La prima ad iniziarla è stata quella di Aniello Sannino che, incoraggiato dalla sua giovane sposa Giuseppina Madonna, avviò la trasformazione delle uve di propria produzione provenienti da un piccolo vigneto alle falde del Vesuvio.
Nei primi anni ‘50, poi, Antonio, primogenito di Aniello, realizzò la prima linea di imbottigliamento perfezionata successivamente grazie alla sinergia col fratello Domenico che li ha portati a realizzare una profonda riorganizzazione della cantina di famiglia con nuovi vigneti e attrezzature d’avanguardia. Tanto che, agli inizi degli anni ’90, zio Domenico e il giovane Antonio, figlio di Aniello, riuscirono ad esportare la produzione oltre confine trasformando nel 1996 l’Agricola Sannino in “Azienda vinicola Sannino s.r.l.”. Venuto improvvisamente a mancare Antonio, la famiglia continua ancora oggi le sue ambizioni realizzando ogni giorno un passo in avanti perché come dicono tutti i Sannino “Antonio è l’anima dell’azienda”.
Le vigne
Alle falde del Vesuvio, col mare di fronte, le vigne dell’azienda vinicola Sannino si estendono per ben 10 ettari di terreno. Allevate a spalliera, crescono su un terreno vulcanico sabbioso, tipico della zona di Ercolano e dintorni. Baciate dal sole e lavorate a mano, si elevano a 200 metri dal livello del mare. L’uva coltivata è quella tipica del vesuviano Piedirosso e Aglianico per i rossi, Coda di volpe e Falanghina per i bianchi.
I Vini
Conclusioni
Quello che colpisce di questa azienda è il movimento. Domenico Sannino non si ferma mai e ogni giorno ha un progetto nuovo per la sua azienda e per la sua famiglia. Coinvolge tutti, dal fratello ai figli. Seguirlo non è facile, ma la sua carica emotiva rende vulcanica la sua attività e i suoi vini. Non a caso sulle etichette dei Sannino c’è Ercole, figura mitologica da cui prende anche il nome la città di Ercolano. Simbolo di forza e fatica. A loro non manca né l’una, né l’altra.
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