Il Vinitaly del Sannio: falanghina, aglianico e barbera conquistano le osterie di Slow Food

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L'osteria di Slow Food

Al Vinitaly il matrimonio tra i vini del Sannio Consorzio Tutela Vini e le Osterie della Lombardia selezionate da Slow Food. Nell’affollatissimo spazio dell’associazione (padiglione 10) le etichette a Denominazione di Origine Sannio hanno accompagnato le proposte di tre Cuochi dell’Alleanza: Hostaria Viola (“Riso alla pilota“, con riso Vialone nano di Grumolo delle Abbadesse e il pesto speziato della salamella mantovana) abbinata alle etichette Falanghina del Sannio Dop; Locanda delle Grazie (Luccio in salsa verde con polenta di grano saraceno e capperi di Salina) abbinata alle etichette Sannio Dop Barbera; Trattoria La Madia  (Barbina affumicata e cotta con il fieno di monte accompagnata da mais biancoperla) abbinata ai vini Sannio Dop Aglianico.

L’incontro, guidato da Mauro Pasquali, presidente Slow Food Veneto, e da Nicola Matarazzo, direttore del Consorzio Sannio, ha suscitato l’attenzione degli oltre centocinquanta soci di Slow Food partecipanti. Ad incuriosire l’attenzione dei tanti wine lovers sono stati soprattutto i vini Sannio Dop Barbera, apprezzati per la grande tipicità, oltre che per curiosità storiche e culturali. Il rosso dal volto femminile è stato abbinato ad una proposta gastronomica preparata con pesce di acqua dolce, incuriosendo gli attenti degustatori anche per l’insolito e riuscitissimo abbinamento.

Il programma del Consorzio Sannio propone nella terza giornata della rassegna veronese un altro appuntamento in collaborazione con Slow Food, che vedrà protagonisti i due vitigni principi del ‘Vigneto Sannio’: aglianico e falanghina. Alle 11.15, nella Sala Tulipano del Pala Expo (il cuore della Fiera di Verona), si svolgerà l’incontro ‘Li chiamano territori emergenti: il Sannio ha spiccato il volo’. Attraverso la lente di Slow Wine (la guida dei vini edita da Slow Food),  si focalizzerà l’attenzione su di un territorio in forte crescita qualitativa, il Sannio, “zona – si legge nella presentazione dell’appuntamento – un po’ meno conosciuta, ma che sarà tra i terroir del futuro. E il futuro secondo noi parlerà molto del Sannio e di due tesori ancora poco celebri per il grande pubblico degli intenditori di vino: Falanghina del Sannio Dop e Aglianico del Taburno Docg”. La degustazione sarà curata da Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine, e Luciano Pignataro, responsabile di Slow Wine in Campania, Basilicata e Calabria.


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