di Marina Betto
Lontani i tempi in cui venivano fotografati semi- nudi al largo con la loro barchetta sospesa sul Mar Mediterraneo l’attrice francese Carol Bouquet e Gerard Depardieu si sono divisi. Lei non ha voluto rinunciare a quell’angolo di paradiso di cui dice di essere molto innamorata e trascorre solitamente il mese di giugno a Pantelleria, l’isola dove possiede una vigna e produce Passito. L’innamoramento non è stato tanto per il mare ma per l’isola stessa, per la forza che emana con profumi violenti fatti sprigionare dal sole ad ogni arbusto, alla polpa dei frutti, alla carne, alle pietre, così forte nei colori, dal terreno nero e scossa dal vento un giorno si e l’altro pure. In contrada Serraglio ha acquistato nel 2005 una vigna abbandonata e lì con l’aiuto di Nunzio Gorgone, esperto vignaiolo locale e la consulenza dell’enologo Donato Lanati è iniziata la sua avventura di produttrice di vino.
Su quest’isolotto siciliano, tra le ultime propaggini di terra italiana prima di incontrare l’Africa la viticoltura è eroica vedendo i contadini combattere con suolo roccioso e in pendenza ma soprattutto con il vento motivo per il quale le viti vengono coltivate ad alberello, veramente molto basso e difese da muretti a secco. La meccanizzazione è praticamente inesistente e tutto viene svolto a mano, spezzando la schiena. Lo Zibibbo è il vitigno che da sempre si coltiva qui, quel Moscato d’Alessandria a cui gli arabi hanno dato il nome che significa ” uva passita”. Ci vogliono 40 kg di uva per produrre un ettolitro di passito. Dopo essere stata ben asciugata al sole l’uva viene aggiunta ad un vino di fermentazione poi si passa alla fase di inzuccheratura e dopo le fermentazioni e la chiarifica avviene l’imbottigliamento del Passito. Ben Ryé, Abraxas, Bukkuram sono Passiti di Pantelleria notissimi e unici, il Sangue d’Oro nome che Carole ha scelto per il suo ha un profilo molto francese nel senso che assomiglia ad un Sauternes ma in cui l’impronta pantesca si sente. Colore ambrato e trasparente, profumo di frutti canditi e disidratati deliziano il naso insieme a ricordi di zafferano, la bocca è dolce di albicocca disidratata e miele di zagare con una piacevole astringenza agrumata che alleggerisce il sorso rendendolo snello e armonioso a lungo. L’attrice francese promuove il Sangue d’Oro in tutto il mondo riscontrando un grande successo soprattutto in Russia, consiglia di berlo freddo ( 10/12 gradi) come aperitivo con fois gras o tocchetti di Parmigiano Reggiano, una manciata di mandorle e pistacchi. Con i dolci della tradizione siciliana è insuperabile con cassata e cannoli.
Serraglio
Strada Ponte Rekale Nicà 91017 Pantelleria (TP)
Tel. 0923 91 688 5
www.sanguedoro.it
passito.carolebouquet@gmail.com
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