CANTINE DEL NOTAIO
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Decisamente Moio ha quei guizzi giusti che ce lo rendono simpatico. Per esempio questo rosato voluto da Gerardo e Marcella Giuratrabocchetti quando durante l’afosa estate 2003 con Michéle Shah si dissertava sulla necessità di avere un vino da bere e non solo da degustare.
Una fissazione che amiamo trasmettere a tutti i produttori di cui questo è solo il primo esito di una bella botta in arrivo perché confessiamo la nostra incapacità ad avere un approccio quotidiano con i rossi pensati nell’era tardo-berlusconiana: iperconcentrati, spesso banalizzati quando ci troviamo nelle fasce media e medio-bassa, assolutamente improbabili con la maggior parte della cucina del territorio, troppo costosi, conformisti, piallati, modaioli, irritanti. La frase più ricorrente con la quale ci traffiggono le orecchie è quella pronunciata da improbabili esperti infervorati: <per il me il vero vino è solo quello rosso>.
Moio, responsabile come tutti i suoi colleghi di questo andazzo, ha però regalato al nostro palato questo rosato stupendo, la più bella sorpresa dell’ultimo mese insieme al Getis di Reale pensato da De Conciliis. Il segreto di questo aglianico è nel leggero passaggio in legno capace di regalare complessità ed ulteriore eleganza al Rogito.
Non solo frutta, dunque, ma anche un po’ di giusta speziatura ben dosata per rendere il rosato di Gerardo e Marcella poliedrico, facile da abbinare alle zuppe vegetariane della cucina contadina, ai salumi, ai prosciutti del Pollino, ai caciocavalli non stagionati e naturalmente alle zuppe di pesce e alle cotture all’acquapazza. Oppure, più semplicemente, come aperitivo da non dimenticare. Ottimo anche il rapporto tra la qualità e il prezzo.
Sede a Rionero in Vulture, via Roma, 159
Tel. 0972.723689, fax 0972.725435
Sito: http://www.cantinedelnotaio.com
Enologo: Luigi Moio
Bottiglie prodotte: 200.000
Ettari: 30 di proprietà
Vitigni: aglianico, moscato, malvasia