
di Bruno Sodano
A pochi passi dallo storico stabilimento Ferrari, nel cuore di Maranello, sorge un ristorante che non è solo un tempio della cucina emiliana, ma anche un pezzo di storia dell’automobilismo: il Ristorante Cavallino. Questo luogo iconico ha ospitato per decenni Enzo Ferrari, i suoi piloti e i protagonisti dell’epopea delle Rosse, diventando un punto di riferimento per appassionati e buongustai.
Un ristorante con un’anima storica

Fondato negli anni ’50 da Enzo Ferrari, il Cavallino non era solo un ristorante, ma una seconda casa per il fondatore del Cavallino Rampante. Qui, tra un piatto di tortellini e un bicchiere di Lambrusco, Ferrari discuteva di motori, strategie e futuro con ingegneri, piloti e ospiti illustri.
Uno degli elementi più affascinanti del ristorante è proprio il tavolo di Enzo Ferrari, ancora oggi presente, a testimonianza di un’epoca in cui il genio di Maranello costruiva il mito Ferrari anche davanti a un buon pasto. Oggi il locale conserva lo spirito di quel tempo, aggiornando la proposta gastronomica con uno sguardo al futuro.
La rinascita con Massimo Bottura
Nel 2021 il Cavallino ha vissuto una nuova vita grazie a Massimo Bottura, lo chef modenese di fama internazionale, noto per la sua capacità di innovare senza tradire la tradizione. Bottura ha mantenuto l’anima del ristorante, elevandone la proposta culinaria con un tocco creativo e contemporaneo.
Il risultato è un menù che omaggia la tradizione emiliana con piatti che raccontano storie di gusto e territorio. In cucina, al fianco di Bottura, troviamo lo chef Riccardo Forapani, che con il suo talento riesce a tradurre il pensiero dello chef modenese in piatti che accarezzano l’eccellenza, e la chef Virginia Cattaneo, anch’essa molto brava.
Cosa si mangia al Cavallino di Maranello
Lo stile e l’impiattamento sono di haute cuisine, ma la sostanza è casa, comfort. Le porzioni sono generose, come nel caso dei tortellini, rigorosamente fatti a mano uno a uno e serviti con una crema al Parmigiano Reggiano stagionato 36 mesi.
Il menù parla emiliano con fine eleganza, offrendo due percorsi degustazione e un’opzione à la carte con prezzi sorprendentemente accessibili per la regione e il tipo di ristorante.
Il menù “Benvenuti in Emilia” include Crème Caramel al Parmigiano Reggiano, scrigno di tortellini, il celebre cotechino di Bottura alla Rossini e la zuppa inglese, il tutto a 65€. Per chi desidera un’esperienza più ampia, il Gran Turismo, con sette portate, è proposto a 95€.
Tra gli antipasti, spicca l’Arcimboldo, un piatto vegetale contemporaneo che gioca su freschezza e mineralità. Immancabile lo gnocco fritto, garanzia di un’esecuzione impeccabile e di una selezione attenta dei salumi.
Tra i primi, oltre ai già citati tortellini, i nostalgici degli anni ’90 potranno ritrovare un classico senza tempo: le penne alla vodka, reinterpretate con caviale Oscietra Calvisius per un tocco di lusso.
Tra i secondi, il colombaccio arrosto colpisce per la sua cottura perfetta: la carne dal colore vivo si sposa con l’amaro elegante del radicchio, che si addolcisce grazie alle pere e si arricchisce delle note agrumate e speziate del pepe di Sichuan. Un piatto che Riccardo Forapani esegue con grande grazia e precisione.
Fra i dolci, tutti ottimi per fattura e gusto, spicca la torta di mele: una millefoglie di mele cotta nel burro e altre cose buone, dentro una sottile sfoglie friabile. Una delle migliori mai mangiate nella vita.
Un personale di sala straordinario
Oltre alla cucina, un altro elemento che rende unica l’esperienza al Cavallino è il personale di sala, che incarna la passione e l’accoglienza emiliana. Attenti, professionali e calorosi, i camerieri guidano gli ospiti nel viaggio della cucina degli chef, servita in un concentrato di storia, raccontando con entusiasmo la storia dietro ogni piatto e creando un’atmosfera unica finale nei racconti delle mura del ristorante e dei “tesori” che custodisce al suo interno.
Un museo Ferrari a tavola
Entrare al Ristorante Cavallino significa anche immergersi in un vero e proprio museo Ferrari. Le pareti del locale sono adornate con disegni di prototipi, fotografie d’epoca e quadri che raccontano le vittorie più emozionanti della Scuderia. Ogni dettaglio dell’arredamento richiama la leggenda del Cavallino Rampante, con un design che fonde eleganza e spirito sportivo.
L’ambiente è curato nei minimi dettagli, con elementi che richiamano la storia del marchio: dalle sedute in pelle che ricordano gli interni delle Ferrari classiche, ai pannelli decorativi ispirati alle carrozzerie delle monoposto.
Il Ristorante Cavallino di Maranello è molto più di un semplice locale: è un simbolo, un’esperienza, un viaggio nella storia di un marchio che ha fatto sognare generazioni. Oggi, sotto la guida di Massimo Bottura, con gli chef Riccardo Forapani e Virginia Cattaneo, continua a raccontare la tradizione emiliana con un linguaggio moderno, mantenendo vivo lo spirito di Enzo Ferrari. Per gli appassionati di motori e cucina, una tappa qui è semplicemente imperdibile.
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