di Marco Contursi
Si è svolta nella splendida cornice di Palazzo Vinciprova a Pioppi un interessantissimo talk dal titolo “La dieta mediterranea nella lotta alla steatosi epatica”, nato da una idea del Professor Carmine Coppola, direttore dell’Epatologia dell’ospedale di Gragnano, e dalla sensibilità dei padroni di casa, il Sindaco Stefano Pisani e il dottor Valerio Calabrese direttore del Museo della Dieta Mediterranea.
Tanti gli autorevoli relatori intervenuti, dopo l’introduzione del giornalista campano Yuri Buono: il Professor Vernarecci, i Dottori Claar, Staiano, Trattelli, Staiano, Alfano, Pisano, Lanza, Pisaniello e Rizzo. Sempre bella la testimonianza di Giovanna Voria, ambasciatrice della dieta mediterranea che ha raccontato cosa mangiavano i contadini quando lei era bambina.
A conclusione dei lavori un bellissimo momento di degustazione di pillole di dieta mediterranea ad opera della SEML, nella persona del Presidente, il professor Luigi Malafronte, docente dell’Istituto Francesco De Gennaro di Vico Equense, coadiuvato dagli chef Luigi Nastro, patron del ristorante La Costiera di Sant’ Antonio Abate e dal giovane emergente chef Agostino Giugliano.
Paccheri ai due pomodori, caponata contadina e mischiata ai ceci, questi i piatti proposti dagli chef della penisola Sorrentina, sempre vicini al Professor Coppola nelle sue iniziative di divulgazione dei principi della dieta mediterranea. In rappresentanza degli chef cilentani il professor Michele Giaquinto dell’Istituto Angel Keys che ha portato un piatto a base di cavatelli fatti a mano con grani antichi e cacioricotta di capra, dal nome evocativo di “Centenaria”.
Anche l’olio protagonista con il pluripremiato frantoio Marsicani, e Nerio Baratta, della associazione Oleum. Non poteva mancare un assaggio di vino di Gragnano, rigorosamente con la percoca ad opera di Salvatore Landolfi patron dell’Hotel degli Ulivi da Carminuccio, supportato dal suo maitre.
Soddisfazione espressa a fine giornata dal Professore Coppola, deus ex machina dell’evento: “Siamo felicissimi di aver portato in un contesto così prestigioso, nella culla della dieta mediterranea, la nostra battaglia per prevenire le malattie epatiche. La dieta mediterranea è un cardine indissolubile di questa battaglia, perché anche a 90 anni si può avere un fegato sano, utile per un trapianto salvavita”.
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