Corso Garibaldi, 112
Tel. 0828 330689
Aperto sempre
Chiuso lunedì domenica sera
Ferie variabili nell’anno
Degustazione 40 euro, alla carta da 30 a 45
A febbraio c’era stato Tommaso Esposito scoprendo la cucina del giovane Fabio Pesticcio. Questo bel locale ebolitano nato nel 2003 si appresta a celebrare i dieci anni e rileggere le nostre schede sul Papavero è davvero divertente perché contribuiscono a spiegare la genesi di quest locale e al tempo stesso fissano i caratteri che non sono mutati nel tempo.
Certo, in ogni separazione non ci sta la ragione e il torto da una sola parte. Ma sul piano storico non è difficile capire che chi ha mollato non ha visto lungo, perché il Papavero gioca in un altro campionato, quello della eccellenza gastronomica campana.
Oggi ritroviamo la stessa cucina, l’impostazione è ormai fissata nel Dna del locale, con splendidi dolci moderni, giochi di scomposizione in un ambiente nuovo e ampio. Addio alle due salette un po’ anguste a piano terra, ora c’è un grande giardino che quest’anno ha fatto buoni numeri mentre gli interni sono bellissimi. Si entra in una casa dove ci sono tre sale da pranzo, poltrone di stili diversi, quadri, quasi il backstage di uno studio cinematografico. E se prima era sollievo fisico voler uscire dalla saletta, adesso è un dispiacere alzarsi e andarsene.
Il progetto, insomma, è andato avanti, coriaceo, nonostante le difficoltà e le scosse sismiche nella gestione che hanno avuto l’effetto però di non farlo emergere come dovrebbe. Speriamo allora che questa cucina possa adesso godere di un periodo di stabilità, sala compresa, per crescere e imporsi.
Già, la cucina, appunto. Cosa dire ancora? Niente, se non il giusto incrocio tra la materia di territorio e le tecniche moderne. Il grandissimo divertimento che troviamo in piatti come Alice che secondo me è diventato un classico, il passo in avanti sui dolci, moderni e non zuccherini, una mediazione psicologica con la fame di testa del sud nei primi decisamente abbondanti.
Credo che in Campania questo ragionamento sulla materia e la scomposizione del cibo e dei piatti venga realizzato qui, da Nino Di Costanzo al Mosaico di Ischia e da Francesco Sposito a Taverna Estia. In questi tre locali il divertimento puro raggiunge vette molto alte, intense e interessanti. Aggiungerei, tra le nuove leve, Marianna Vitale.
Dunque divertimento, spunti interessanti e sapori precisi. Una sosta obbligata a due passi dall’uscita di Eboli sull’autostrada Salerno-Reggio, nel centro storico della cittadina della Piana.
Che la festa continui.
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