di Albert Sapere
1) La cucina. Una cucina quella di Anthony molto personale, con un gran carattere, che è il risultato delle sue esperienze. Il rigore francese e la carnalità italiana miscelati ad una grande passione per la cucina asiatica. Il piatto del viaggio senza dubbio sono gli spaghetti lenticchie e ricci di mare, davvero delizioso con tante sfaccettature, i legumi sono il leitmotiv del piatto, sostenuti dalla sapidità dei ricci, dalla freschezza delle spezie e dalla golosità della pasta. Menzione di merito anche per i ravioli di pollo salsa di fegato grasso e brioche, che può essere anche il riassunto della filosofia in cucina di Genovese. Molto buona anche la triglia gusto affumicato uvetta e biscotto di mais, cottura millimetrica del pesce abbinamento più che riuscito, trova profondità e pulizia nel gusto. In generale in tutti i piatti un utilizzo sapiente delle spezie, sempre presenti. Negli abbinamenti è cercato spesso il contrasto mare/terra come nella seppia alla griglia con crema di fave e zucchina, o nello scampo rape anice e arachidi e nel merluzzo pane nero nocciole e porri. Personalità, voglia di divertire ma non di stupire, un cuoco nel pieno della maturità.
2) Il servizio. Gennaro Buono e Matteo Zappile rispettivamente restaurant manager e chef sommelier, sono al vertice di una nuova generazione di operatori di sala e cantina in Italia. Tanta professionalità e competenza, tanti sorrisi. La macchina gira in perfetto sincronismo, lo staff è collaudato. Il sevizio non è mai impettito o soffocante, ci lasciano il giusto spazio al tavolo ma allo stesso tempo ci coccolano con tante piccole attenzioni e premure. La carta dei vini ha acquistato profondità, c’è ricerca, tante etichette anche meno conosciute, i ricarichi notevoli, forse l’unica vera pecca.
3) I dolci. Per usare un paragone, potremmo dire che i dolci di Marion Lichtle sono come quelli di una mamma che aspetta il proprio figlio per la merenda, nel pensiero, perché devono esseri golosi ma allo stesso tempo nutrienti e salutari. Frutta per zuccheri e acidità, gelati che ingolosiscono sempre grandi e piccini, soprattutto quando sono veramente ben fatti come questi. Nella fattura invece hanno tecnica, pensieri raffinati e temperature diverse, niente zuccheri in eccesso, l’acidità sempre presente e la golosità come filo conduttore. Sicuramente al top in Italia.
Ristorante il Pagliaccio
via dei Banchi Vecchi 129a, Roma
Tel. +39 06/68.80.9595
www.ristoranteilpagliaccio.com
info@ristoranteilpagliaccio.it
Pranzo dal mercoledì al sabato, cena dal martedì al sabato,chiuso domenica e lunedì, martedì aperto solo la sera.
Dai un'occhiata anche a:
- Roma, Osteria Palmira: tradizione di Amatrice a Monteverde Vecchio
- Roma, 47 Circus Roof Garden, Il ristorante sul tetto di Roma antica
- Roma, La Piccola Amatrice, vera trattoria di quartiere
- Roma, ProLoco Pinciano a Porta Pia spegne 10 candeline
- Ristorante Terra a Palazzo Tirso MGallery e la cucina di Alessio Signorino a Cagliari
- “La Casetta” a Carbognano nella patria di Giulia Farnese alla scoperta dei sapori di un tempo
- Le Brocchette, il mare di Fiumicino entra in Hosteria!
- Roma Testaccio, Checchino dal 1887, da 6 generazioni l’avamposto del Quinto quarto