di Lorenzo Allori
Come ogni anno ad aprire le porte al Natale torna il Cioccoshow, quest’anno in piazza XX Settembre a pochi metri dalla stazione centrale.
In questa nuova veste la manifestazione dedicata al cioccolato diventa un labirinto goloso, che si snoda tra praline, fontane di cioccolata calda, tavolette e prodotti espressi al cioccolato. Tanti i cioccolatieri presenti, da tutta Italia e persino dall’estero, per la precisione dal Belgio, patria indiscussa dell’arte del cioccolato lavorato.
Fra le tante eccellenze spicca lo stand di Pistocchi con la sua torta al cioccolato pluripremiata ogni anno ai concorsi mondiali, il quale per l’occasione porta con se anche una pralina ai pistacchi di Bronte, anch’esse vincitrici di numerosi riconoscimenti.
A fianco degli stand per i più curiosi anche tavoli con approfondimenti sulla storia del cacao e la lavorazione del cioccolato, inoltre spazio anche ai pastry show con i maestri pasticceri Andrea Bedeschi de “La Dolce Vita” di Bazzano, che ha realizzato un bicchiere a tre cioccolati e una tartelletta mango e cioccolato al latte e passion fruit, e Francesco Elmi (Regina di Quadri, Bologna) con la sua caramella salata coperta di gianduia.
Con il Cioccoshow sono iniziati anche i celebri mercatini di Natale, spari per l’intera città di Bologna, da quello sempre in piazza XX Settembre alla tradizionale Fiera di Santa Lucia nel Portico dei Servi in Strada Maggiore, ma il più caratteristico e onirico rimane il Mercatino Francese di Piazza Minghetti, con le sue costruzione tedesco-alsaziane. Un mercatino vario che mescola l’artigianato, il vestiario a vere isole dove consumare piatti tipici delle regioni centrali della Francia, in alternativa alle crepes.
Molte le strutture con i prodotti di punta della pasticceria e della panificazione francese, come i croissant caldi, il pan di spezie e le baguette, oppure le innumerevoli tipologie di formaggi da accompagnare con i mieli o le confetture.
A dominare l’attenzione la lunghissima casetta dedicata alla Bretagna che presenta da un lato crepes e waffles fumanti e dall’altra la sterminata varietà di biscotti al burro, tra madleine, alle gallette, passando per le fiamme al cocco o i corposi biscotti al burro salato o alle spezie.
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