Il Clandestino di Moreno Cedroni a Portonovo è sempre stato un luogo in cui sono stati proposti i piatti più pop della Madonnina del Pescatore a Senigallia, ma la vena creativa del cuoco bistellato è inesauribile. E ce lo dice in questo posto chiamato in un modo di essere che non esiste più per nessuno nell’era dei satelliti e dei cellulari.
Eppure questo gioiellino sulla spiaggia nascosto dalla macchia mediterranea resta pieno di fascino per chi cerca il rapporto vero con il mare.
E Cedroni, insieme a Uliassi, Martina Caruso, Pascucci, Ciccio Sultano e Domingo Schingaro, è uno dei pochissimi cuochi italiani che ragiona sul mare, dal quinto quarto al tema della stagionalità, dal tema della frollatura a quello della conservazione. “La Pandemia mi è servita moltissimo, abbiamo studiato tanto e creato anche tanto” ci dice compiaciuto. Così dal tunnel delle frollature all’orto marino che estende la dimensione della spiaggia, sino al menu preistorico del Candestino, il primo pensato esclusivamente per questo luogo incantato, nasce Cedroniland, il luogo in cui gli amanti del genere possono mangiare il mare in tutte le sue espressioni.
Il menu susci preistorico è un divertimento, a Cedroni sono sempre piaciuti i giochi di parole, stupire con un po’ di illusionismo, insomma strappare il sorriso a chi sta a tavola. Ed è così che è andata al Clandestino di Portonovo.
Cosa si mangia da Moreno Cedroni
Dunque si parte con un ghiacciolo dolce e al testo stesso fresco e freddo.
Il piatto viene composto dallo stesso cliente a tavola estraendo il vegetale avvolto dall’alga.
In questo piatto c’è tutto Cedroni e la sua incredibile abilità nel comporre il mare e l’orto.
Il tonno e il mano vengono portati crudi a tavola e cotti dallo stesso cliente sulle pietre caldi a proprio piacimento.
Non pteva mancare ovviamente l’età del ramen :-)
Un secondo davvero di sostanza e molto buono che reinterpreta la rana pescatrice come una scaloppina con i funghi che ne esaltano il sapore invece di coprirlo.
Ritorno al dolce secondo quei testa coda classici della proposta di Cedroni in cui un elemento di partenza lo si ritrova alla fine.
CONCLUSIONI
Il Clandestino è un luogo del’anima, ci puoi venire da solo, in coppia, con gli amici. Divertimento assicurato. Il servizio è ad altissimo livello, il menu divertente leggero. Scrive Cedroni nel menu:Dall’apertura del Clandestino, nel luglio del 2000, nasce il SUSCI, ovvero un modo innovativo di reinterpretare il pesce crudo, che partì come imitazione dell’idea tradizionale del sushi giapponese, per diventare più tardi un vero e proprio studio indipendente, dove ogni anno un nuovo tema mi ispira piatti tendenti al crudo. Dal 2019, inoltre, ho ridotto dell’80% l’uso di tonno rosso a favore del tonno bianco o alalunga per dare un messaggio che possa essere seguito.
La spesa è molto varia: il susci preistorico costa sui 100 euro, ma qui si può anche prendere un piatto da 15 euro per un semplice aperitivo. Diciamo che lo socntrino medio si aggira fra i 50 e il 65 euro vini esclusi.
Consigliabile la sera: sexy e romantico allo stesso tempo.
Clandestino Susci Bar Portonovo
Tel. 071 801422
Sempre aperto d’estate
prenotazioni@clandestinosuscibar.it
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