![vulture](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2012/01/vulture-e1326475513283.jpg)
La Commissione Ue ha aggiunto oggi alla lista dei prodotti con denominazione di origine protetta (Dop) l’olio di oliva lucano «Vulture».
L’olio «Vulture» Dop è ottenuto dalla frangitura delle olive delle seguenti varietà: per almeno il 70% cultivar «Ogliarola del Vulture»; possono concorrere altresì le seguenti varietà: Coratina, Cima di Melfi, Palmarola,Provenzale, Leccino, Frantoio, Cannellino, Rotondella, in misura non superiore al 30%, da sole o congiuntamente.
Il «Vulture» Dop possiede singolari qualità organolettiche che lo differenziano nettamente da altri oli, dimostrate da una ampia documentazione storica e dovute in particolare alla secolare dedizione degli olivicoltori e frantoiani del Vulture che hanno saputo legare questa produzione alle particolari condizioni pedoclimatiche della zona di produzione.
Le olive destinate alla produzione di questo olio devono essere prodotte e trasformate nell’intero territorio amministrativo dei comuni di: Melfi, Rapolla, Barile, Esonero in Vulture, Atella, Ripacandida, Maschito, Ginestra e Venosa.
L’area geografica delimitata è caratterizzata e conosciuta con il nome del monte «Vulture». I terreni coltivati ad oliveto per la produzione dell’olio «Vulture» sono situati sulle pendici del Vulture esposte ad est – sud/est, poichè il monte influenza il microclima e protegge gli oliveti dai venti freddi invernali. Il territorio delimitato si estende fra un’altitudine tra i 400 e i 700 metri ed ha un microclima particolare caratterizzato da una situazione di tipo continentale con inverni in genere lunghi e freddi, ed estati brevi e spesso secche.
Nell’area del Vulture l’olivo è presente dall’antichità come emerge dai diversi documenti storici reperibili presso l’Archivio di Stato di Potenza dove sono conservate diverse statistiche e relazioni storiche che descrivono il territorio e la coltivazione dell’olivo. Da questa documentazione si rileva la presenza da epoca remota dell’olivo e della produzione dell’olio nell’area del Vulture, nonchè l’evolversi di questa produzione che, progressivamente, ha acquisito una sempre maggiore importanza nel contesto economico del territorio.
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