di Marco Milano
E’ la grande sfida del 2022, il limoncello “alternativo” quello zero alcol o in versione crema vegan. A lanciarla è stata la storica azienda romana “Pallini”. Fondata nel 1875 nel paesino di Antrodoco, ai confini fra l’alto Lazio e l’Abruzzo da Nicola Pallini, che commerciava liquori nel periodo natalizio, occasione per mettere tavola anche i rosoli e trasferitasi, poi, a Roma negli anni Venti del secolo scorso, è guidata oggi da Micaela Pallini, quinta generazione, prima donna a capo anche di Federvini come presidente.
E la Pallini che si presenta da sempre sul mercato per i liquori made in Italy con distilleria in via Tiburtina a Roma e un piccolo stabilimento divisione a Vietri sul Mare in costiera, guarda al futuro lanciano nuovi limoncelli, quello “zero alcol” e “low alcol” (con gradazione sotto i quindici da proporre in particolare nei posti dove non si può vendere oltre certi numeri) da affiancare ad una crema al limoncello vegana.
Novità su novità, dunque, per il mercato del beverage del 2022 sulle quali ha voluto puntare un’azienda che ancor prima del limoncello ha avuto tra i suoi fiori all’occhiello un altro prodotto made in Italy, la sambuca romana, e che nel suo “catalogo” propone anche altri due prodotti di indubbia originalità, il “peachcello”, ovvero un liquore di pesche, “bianche coltivate nei verdeggianti frutteti dell’Emilia Romagna – spiegano dalla Pallini – per fare questo liquore vengono utilizzate solo le pesche che hanno raggiunto il loro apice di sapore” e il “raspicello” alias liquore al lampone “a base di lamponi selvatici coltivati nelle montagne abruzzesi – si legge dalla presentazione Pallini – la ricetta base del liquore al lampone è ripresa con l’aggiunta di mirtilli locali e ribes nero, che uniti anche al succo di aronia, danno vita a un liquore dalla complessità e profondità di sapore senza pari”. Insomma soddisfare desideri e richiesti italiani ma anche europei e degli altri continenti puntando ai prodotti “cult” ma rivisitati con fantasia.
Una sorta di “fusion” in versione beverage che rappresenta, of course, un interessante primizia di settore per l’anno appena iniziato. Il limoncello no alcol, come esaltazione del limone, quello a bassa gradazione per accontentare il palato del sapore tradizionale ma rispettando i canoni di alcuni settori dove vengono fissate quote di gradazione più basse e infine la crema al limoncello vegana che mette insieme il limoncello Pallini e l’olio di cocco, un’infusione realizzata con selezionati limoni della costiera: una crema senza latte e senza glutine con una gradazione da quindici gradi che diventa un prodotto made in Italy.
In onore della costiera, infine, anche una “ricetta Pallini” (www.pallini.com):
Mulo di Amalfi
Ingredienti:
2 once di limoncello Pallini
½ oz Succo di limone
Una fragola
4 foglie di basilico
2 once di birra allo zenzero di Gosling
Metodo:
Pestare la fragola e il basilico, aggiungere gli altri ingredienti (tranne la Gosling’s Ginger Beer), shakerare bene e filtrare in un bicchiere colmo di ghiaccio. Completare con la birra allo zenzero di Gosling. Guarnire con una foglia di basilico.
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