Il Lambrusco e la cucina del Sud: tappa del Consorzio Tutela Lambrusco al Don Geppi Restaurant a Sorrento

Pubblicato in: Eventi da raccontare

Consorzio Tutela Lambrusco

Viale Virgilio, 55 Modena

info@lambrusco.net

di Antonella Amodio

Un tour di sei cene degustazione organizzato dal Consorzio Tutela Lambrusco in collaborazione con il Gambero Rosso vede il vino simbolo dell’Emilia protagonista della tavola nelle sue diverse declinazioni. Il tour partito dalla Puglia e con tappa in Campania al Don Geppi Restaurant, prosegue in direzione Basilicata e poi Sardegna, con l’obiettivo di sposare il lambrusco con la cucina del sud Italia, evidenziando così la caratteristica “trasversalità” del vino. Vini freschi e piacevoli, grazie alle differenti varietà, ai territori e ai diversi metodi di produzione: dal frizzante – che rappresenta oltre il 95% della produzione – fino al Metodo Classico e a quello Ancestrale, dal secco alle versioni amabili, i vini Lambrusco si prestano ad accompagnare un pasto dall’aperitivo al dessert.

“Il Lambrusco è il vino dei colori, uno diverso dall’altro aggiunge il Direttore del Consorzio Tutela Lambrusco Giacomo Savorini Nel mondo è identificato come un vino rosso scuro frizzante, ed abbiamo l’esigenza di far comprendere che esistono tante varietà di lambrusco, con colori e profumi diversi, che possono veicolare esperienze. completamente differenti e che, grazie alla loro versatilità e ampia gamma di referenze di qualità, si possono perfettamente abbinare a diverse e numerose tipologie di cucina completamente differenti”. Il Consorzio Tutela Lambrusco (nato nel 2021 come fusione del Consorzio Tutela e Promozione dei Vini Reggiani, Consorzio Tutela Vini Reno e appunto il Consorzio Tutela del Lambrusco), presieduto dal Presidente Claudio Biondi rappresenta 70 produttori e otto denominazioni tra Modena e Reggio Emilia: Modena DOC, Lambrusco di Sorbara DOC, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC, Lambrusco Salamino di Santa Croce DOC, Reggiano DOC, Colli di Scandiano e di Canossa DOC, oltre a Reno DOC e Bianco di Castelfranco Emilia IGT. Un totale di circa 16.600 ettari vitati nelle due province, di cui circa 10.000 dedicati al Lambrusco, e una produzione che, nel 2022 si è attestata su oltre 40 milioni di bottiglie di Lambrusco DOC. In aggiunta a questi quantitativi, vanno considerati oltre 100 milioni di bottiglie di Lambrusco Emilia IGT, che rientrano nell’ambito di tutela del Consorzio Vini Emilia. La parola Lambrusco indica una famiglia di dodici vitigni a bacca nera, autoctoni, sviluppati e diffusi nella Regione Emilia-Romagna. Il loro uso può essere più o meno esclusivo a seconda delle denominazioni di origine e delle scelte enologiche dei produttori. Si tratta di Sorbara, Grasparossa, Salamino, Foglia Frastagliata, Barghi, Maestri, Marani, Montericco, Oliva, Viadanese, Benetti e Pellegrin, e le denominazioni del Lambrusco abbracciano varietà diverse e territori differenti: la provincia di Modena e di Reggio Emilia, dalle zone di pianura a quella collinare, ciascuna con la propria tradizione enologica. Se nel modenese la tendenza predilige una singola varietà, nel reggiano è tradizionalmente utilizzato un blend/uvaggio di differenti vitigni.

A Sorrento, al Don Geppi Restaurant, la cucina dello chef Mario Affinita, ha incontrato il Lambrusco di Cleto Chiarli, dell’Azienda Agricola Pezzuoli, e Dei Casali Viticultori, tra grandi classici e nuove prospettive, con i produttori del “Gruppo Giovani” del Lambrusco che si fanno portavoce nel mondo della tradizione di uno dei vini italiani più conosciuti.

La piccola pasticceria è stata accompagnata dal Pra di Bosso Noir Lambrusco Reggiano Doc Casali Viticultori

 

Consorzio Tutela Lambrusco

Viale Virgilio, 55 Modena

info@lambrusco.net

Don Geppi Restaurant

Majestic Palace Hotel Sorrento

Corso Marion Crawford, 40 Sorrento (NA)

Tel. 081 8072050


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