di Marina Betto
La Scuola di Alta Formazione di Sala ” Intrecci” fondata da soli due anni a Castiglione in Teverina è forse la prima importante prova di coraggio delle Cotarella Sister Dominga,Marta ed Enrica che hanno dimostrato di saper mettere in pratica un progetto, credendoci fortemente e caparbiamente. Il secondo compleanno di questa impresa si è festeggiato il 17 dicembre ad Orvieto dove sul palco del teatro Mancinelli moderati da Bruno Vespa si è aperto un dibattito sul coraggio e numerosi personaggi del mondo della cultura, della ristorazione, imprenditori hanno raccontato che cos’è e cosa è stata nella propria esperienza di vita questa virtù che va costantemente attualizzata.
Se Denis Courtiade, Direttore di Sala Plaza Athénée 3* Michelin Parigi, ha raccontato che da Alain Ducasse si mangia ormai da 5 anni senza tovaglia e non si cucina più carne il coraggio sta proprio nel cambiamento proponendo semplicemente le proprie idee che però per essere accettate devono essere sentite, supportate dal cuore. Alla base della parola coraggio c’è infatti – cor- cioè il cuore il sentimento che ti fa vincere ogni paura, ogni sfida. Solo così si recupera qualità nel modello di offerta come spiega Gianfranco Battisti, AD Ferrovie dello Stato Italiane, che ha delineato quanto sia importante investire sulle grandi infrastrutture che sono le porte di accesso al nostro paese ma anche distribuire i flussi perchè questa accessibilità deve essere diffusa. Luca Tomassini ci parla di digitale attraverso il robot Pepper, il futuro vedrà questi robot interagire sempre di più con noi. Capaci di accorgersi se l’interlocutore umano è allegro o triste, se è in difficoltà e ha bisogno di aiuto sono programmati per facilitarci la vita, adatti a risolvere problematiche saranno impiegati nella ristorazione. L’intervista a Luca Boccoli noto Sommelier e imprenditore capitolino offre un’esperienza toccante ed esprime un coraggio straordinario che non gli ha permesso di fermarsi ne retrocedere dai suoi progetti pur avendo perso la vista improvvisamente e senza preavviso perchè il coraggio sta anche nell’accettazione. Coraggioso è offrire un vino poco conosciuto al bancone del proprio wine bar a patto che se ne sappiano raccontare alla perfezione le qualità, mettersi quindi in discussione senza se e senza ma. Per Gennaro Masiello, Vice Presidente Nazionale Coldiretti , il cambiamento è dato da approfondimento e capacità di ascolto, stando tra la gente che favorisce un modello agricolo distintivo e non produttista come vogliono le multinazionali che non sanno esprimere la biodiversità italiana; la nostra ricchezza agroalimentare non deve essere mortificata ma diffusa e conosciuta nel mondo e il turismo può crescere incuriosendo.
I prodotti autentici e genuini sono alla base del successo come sottolinea Enrico Buonocore, fondatore del marchio Langosteria, che nel suo ristorante di mare propone pescato che viene dall’estero seguendo la stagionalità. Fiammetta Fadda, giornalista gastronomica,direttore di Grand Gourmet dagli anni “90, sentenzia che la gastronomia italiana è messa molto bene e nella sua forma più alta ne parla tutto il mondo, ci manca però un po’ di savoir faire sebbene oggi tutti i migliori barman a Londra siano italiani. Cosa serve dunque? semplicemente la scena e il sorriso. Paolo Marchi fondatore di Identità Golose dice che il gusto è di tutti, diverso anche, anzi spesso e bisogna accettarlo con coraggio ed essere determinati nelle proprie scelte come il cuoco Paolo Lo Priore che non ha neanche una stella ma fa la migliore cucina perseverando per la sua strada. Bisogna non essere conformisti ma allo stesso tempo essere tenutari di valori, di perseveranza, di senso del dovere come dice Albiera Antinori, certamente anche di fede come quella di Padre Ibrahim Faltas che opera in Terrasanta o la forza di credere in quello che si fa come raccontato dalla stilista Elisabetta Franchi partita con pochi mezzi in sordina da Bologna ora quotata in borsa. Il coraggio si infonde anche a chi non ce l’ha come fa Lara Gilmore ideatrice del progetto Il Tortellante in cui hanno trovato un futuro in tanti superando con coraggio le proprie disabilità perchè il segreto dell’ospitalità si compone di questo intreccio tra azione e cuore. Gli interventi sul palco del Mancinelli sono stati tanti altri che hanno visto diversi protagonisti di sala come Giuseppe Palmieri, Cristiana Romito, Anthony Rudolf, Enrico Baronetto.
Dai un'occhiata anche a:
- A Cantina di Venosa il premio “Agricoltura etica”
- Ecco i migliori 69 vini del sud Italia scelti tra oltre 500 etichette da 6 regioni del paese per la sesta edizione del concorso Sud Top Wine
- Mytilus Fest: a Bacoli si celebra la cozza dei Campi Flegrei
- Oasis – Sapori Antichi ed Essedue insieme per promuovere moda e gastronomia irpine
- World’s Best Vineyards 2024: ecco le cantine più belle e accoglienti al mondo svelate a Londra il 4 novembre
- Lo spirito giusto a “Tuscany Spirit Festival 2024”
- Montella e Roccamonfina e il loro frutto identitario: la castagna IGP
- Vino e mercati, la percezione del Sud al Paestum Wine Fest